PALERMO – La Regione Siciliana conferma gli incentivi ai medici che intendono assumere incarichi ‘scomodi’ e con poco appeal. Si tratta, in ordine di priorità, degli incarichi nei pronto soccorso, negli ospedali di zone disagiate e nelle strutture con maggiori carenze d’organico in specifiche discipline.
Gli incentivi per i medici
Per chi accetterà di colmare una di queste voci, saranno a disposizione fino a 18mila euro all’anno in più nello stipendio. Lo prevede la legge di stabilità 2025-2027 che a breve inizierà il suo iter all’Ars e che ribadisce l’investimento da dieci milioni di euro che era stato deciso in occasione del Collegato alla Finanziaria precedente. Una misura che punta ancora una volta a colmare le ataviche carenze d’organico negli ospedali della Sicilia.
Cosa cambia rispetto al passato
Leggera modifica, però, per quanto riguarda la natura dell’incentivo destinato i camici bianchi già in servizio o di nuova assunzione. L’incentivo riguarderà un “indennizzo” che viene definito “forfettario” e “di natura transitoria” per le “spese sostenute per l’alloggio e il trasporto”. Una specifica ulteriore rispetto a quanto era stato scritto quasi un anno fa nel Collegato, ma quella volta alcuni rilievi del Mef rischiarono di far saltare la norma.
Nel caso dei medici contrattualizzati, infatti, l’incentivo, secondo il ministero dell’Economia, non era compatibile con il sistema di determinazione degli stipendi. Una specifica dovuta al fatto che i bonus si sarebbero concretizzati “fuori dalla contrattazione nazionale e da quella integrativa”. La norma, con l’originaria formulazione, rischiava di violare le prerogative dello Stato in materia di contratti collettivi e di finire, quindi, impugnata.
Sui criteri specifici deciderà l’assessorato
L’inserimento della formula che precisa un “indennizzo forfettario per le spese di alloggio e trasporto” dovrebbe evitare ogni conflitto con Roma. Un decreto dell’assessore alla Salute, entro il 28 febbraio di ogni anno, definirà i criteri specifici degli incentivi in base ai dati del 31 dicembre. La legge di stabilità studiata dal governatore Renato Schifani e dall’assessore all’Economia Alessandro Dagnino prevede inoltre che sia lo stesso decreto a ripartire le somme tra le aziende sanitarie regionali.