Finanziaria, corsa contro il tempo| "Rischiamo di avere 150 articoli" - Live Sicilia

Finanziaria, corsa contro il tempo| “Rischiamo di avere 150 articoli”

Ars, parla il Pdl lealista
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Trentasei ore no stop: dopo l’intera giornata di ieri e la lunga notte appena trascorsa, la commissione regionale bilancio è ancora riunita, nella speranza di portare il disegno di legge sulla finanziaria questo pomeriggio in sala d’Ercole. Un testo che, qualora davvero dovesse approdare in Aula questo pomeriggio, sarà soltanto inquadrato nell’ambito della discussione generale. Ai deputati sarà così possibile presentare ulteriori emendamenti fino alla prossima seduta.

“Si rischia una finanziaria da centocinquanta articoli” hanno detto questa mattina i deputati del Pdl, assenti per qualche ora dalla commissione per raccontare alla stampa il clima intorbidito in cui si sono protratti i lavori questa notte. L’indebitamento della finanziaria sarebbe di poco meno di ottocentocinquanta milioni di euro, secondo l’accusa dei berlusconiani in sala d’Ercole. Di questi, soltanto centocinquanta milioni sarebbero destinati allo stabilimento Fiat di termini Imerese, mentre i restanti fondi sarebbero destinati alla spesa corrente. Troppo pochi. Questa la motivazione per cui i deputati del Pdl in commissione avrebbero votato contro il provvedimento. “Il governo – ha detto Fabio Mancuso – si è impegnato pubblicamente a stanziare quattrocento milioni per sostenere la Fiat, quindi i fondi appostati con la norma in finanziaria non bastano ad attrarre gli investitori interessati a rilevare la fabbrica”.

E ancora, l’accantonamento della norma sui consorzi di bonifica, nonchè della riforma sulle società partecipate: questi solo alcuni dei punti affrontati in conferenza stampa dal Pdl, che ha precisato di non aver votato in commissione Finanze gli emendamenti presentati alla finanziaria dal governo e dalla maggioranza. I berlusconiani capitanati da Leontini hanno inoltre contestato alcuni dati inseriti nella manovra di bilancio, come le previsioni sulle entrate tributarie e quelle relative alla valorizzazione degli immobili. “Abbiamo scoperto che il governo prevede un incremento delle entrate tributarie pari al 2,9%, fondandolo su una previsione positiva sul gettito fiscale – ha detto il capogruppo del Pdl all’Ars, Innocenzo Leontini – Ma il dato è in contrasto col valore tendenziale definito nel Dpef (documento di programmazione economico finanziaria, ndr) e con la situazione economica di crisi della Sicilia e dell’economia in generale”.

Anche l’Udc, che dovrebbe tornare a parlare ai giornalisti nel pomeriggio, ha polemizzato sulla finanziaria, soprattutto sui fondi destinati ai precari: “Nessuna speculazione sui precari regionali e sulla stabilizzazione del personale ex Pip. L’Udc sostiene le norme per garantire un lavoro stabile a queste persone che, ancora oggi davanti all’Ars, protestano contro le false promesse del governo guidato da Raffaele Lombardo. Il governo – hanno detto i deputati Udc – faccia la sua parte con correttezza presentando una norma per i precari e noi la voteremo convintamente”.


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