A Pietrasanta, in provincia di Lucca, Futuro e Libertà per l’Italia prova a ripartire e a prepararsi alle prossime amministrative in giro per l’Italia. Ma alla convention, a cui ha partecipato il presidente della Camera Gianfranco Fini, c’è stato spazio anche per il caso Palermo.
Il candidato futurista a sindaco del capoluogo siciliano, Alessandro Aricò, ha attaccato il Pdl e Massimo Costa, colpevole di aver “tradito facendo l’accordo con quel Pdl a cui noi avevamo detto no. Da Palermo possiamo riscattare il nostro sogno, arrivare al ballottaggio e vincere, dando cosi’ inizio a un nuovo corso nella storia della citta’”. Una citta’ “maltrattata”, ha aggiunto Arico’, “da un sindaco come Cammarata. Per fare questo abbiamo contro di noi gli ex amici del Pdl e il Grande Sud”.
A quel punto, Fini ha abbracciato Aricò e ha aggiunto una frase che sembra riferirsi all’Udc: “Se si marcia sotto braccio” con chi rappresenta il passato “diventa difficile far sì che la parola rinnovamento sia qualcosa di più di un artificio retorico”.