Finisce l'era Castiglione |Il bilancio di una presidenza - Live Sicilia

Finisce l’era Castiglione |Il bilancio di una presidenza

Conferenza stampa del coordinatore regionale del Pdl che traccia un consuntivo della sua attività alla guida di Palazzo Minoriti.

CATANIA – Giuseppe Castiglione si è congedato definitivamente stamattina dalla Provincia regionale di Catania che ha retto per oltre 4 anni. Nemmeno il tempo di comunicare alla stampa il bilancio di quanto fatto che già Raffaele Lombardo, ai suoi ultimissimi giorni a Palazzo d’Orléans, nominava un commissario, Michelangelo Lo Monaco, di Bronte come Castiglione. “Sgarro” politico non da poco in una terra che ancora vive molto di scelte simboliche.

Insomma, mentre il co-coordinatore regionale del Pdl sottolineava come «una delle principali azioni che ha caratterizzato questa amministrazione sia stato il recupero della legalità, seguita dall’efficienza e dalla razionalizzazione dei servizi», l’avversario di sempre faceva la sua ennesima mossa per occupare uno degli ultimi angoli di potere a disposizione.

Probabilmente anche ipotizzando la celerità che avrebbe avuto Lombardo nel nominare il “successore” tecnico al presidente dimessosi, Castiglione non ha mancato di evidenziare la situazione trovata al suo insediamento in Provincia, quella Provincia retta proprio da Lombardo dal 2003 al 2008. Tagli e sprechi evitati, anche in casa Pubbliservizi, per un’opera di ottimizzazione anche «nella piena consapevolezza di apparire spesso impopolare».

Castiglione ha snocciolato cifre come un elaboratore dati, confrontando costantemente la sua con la passata amministrazione, «organizzata con 6 dipartimenti, oltre Presidenza e direzione generale, per un costo soltanto del personale dirigente di 6.558.035 euro». E oggi? Dopo la cura dimagrante targata Castiglione, la Provincia etnea ha 3 dipartimenti, oltre alla Presidenza e alla direzione generale. «Questo snellimento», ha dichiarato Castiglione, «ha permesso di ridurre il costo del personale dirigente a 1.834.030 euro. Ricordo, inoltre, che i dirigenti dell’amministrazione Lombardo erano 37, di cui 27 esterni. Oggi sono 11 e tutti interni alla Provincia. Contestualmente, abbiamo tagliato i costi della politica, riducendo da 15 a 9 gli assessori». Ai quali è stata tolta l’auto blu, sostituita con un nuovo servizio di car sharing. Risparmio: oltre 500.000 euro.

Contrazione notevole anche per gli incarichi esterni, il piatto forte di Lombardo (oggi sono appena 20 unità contro le 120 del 2006), e per i contributi a manifestazioni, enti e sagre varie, passati da 23 milioni di euro della precedente amministrazione a 5. Dalla mannaia castiglioniana si sono salvato soltanto il Liceo musicale e il Teatro Stabile di Catania, cui sono stati destinati 3 milioni di euro, utili a evitare il tracollo.

Ciò di cui però l’uomo Pdl va più orgoglioso è «la rapidità e la trasparenza delle procedure che abbiamo sempre adottato». Come per la manutenzione delle strade, con i circa 6 milioni di euro spesi negli ultimi 2 anni per tenere sotto controllo il logorio degli oltre 2.000 chilometri di vie provinciali. Un groviglio con numerosi incidenti, spesso causa di debiti fuori bilancio non da poco.

Ma grande attenzione è stata rivolta anche al settore dell’edilizia scolastica, con i 4 milioni di euro impegnati quest’anno per interventi di messa in sicurezza di vari edifici e il milione e mezzo di euro per la manutenzione straordinaria delle strutture.

Quanto poi alla pianificazione del futuro per la Provincia, Castiglione non si è proprio fatto mancare nulla, varando l’Apea (Agenzia provinciale energia e ambiente), completando il Piano territoriale provinciale (da sottoporre entro fine mese al vaglio del Consiglio), nonché il Piano triennale delle opere pubbliche (con un piano di investimenti previsto di oltre 200 milioni di euro, di cui 90 reperiti attraverso un prestito Bei, la Banca europea degli investimenti). «Da Roma in giù», ha concluso Castiglione, «nessun altro ente locale ha utilizzato prima d’ora le risorse della Bei. È stata una procedura molto complessa, l’istututo, infatti, non finanzia nessun ente prima di conoscerne il piano strategico. Bisogna essere amministrazioni credibili e siamo stati gli unici ad aver attivato una linea di credito cosi importante».

Per finire, con un tocco alla Marinetti, l’ormai ex presidente della Provincia ha voluto si proiettasse un video sul progetto della monorotaia, «una delle più importanti iniziative del mio programma, un progetto ambizioso, ma formidabile per decongestionare il traffico automobilistico, ridurre lo smog e migliorare la qualità della nostra vita. Lo lascio in eredità a chi verrà dopo nella speranza di vederlo realizzato». Senza dubbio sarà la priorità del commissario appena insediatosi oggi pomeriggio.

 


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