Fissato l'orario della scomparsa |E in aula si accende la polemica - Live Sicilia

Fissato l’orario della scomparsa |E in aula si accende la polemica

Un esperto fissa tra le 11:33 e le 11:45 l'orario della sparizione della bambina, compatibile con gli spostamenti di Jessica Pulizzi, l'imputata del processo. L'udienza è stata animata da un acceso confronto tra il presidente del collegio penale, Riccardo Alcamo, e l'avvocato di parte civile, Giacomo Frazzitta.

Il processo su Denise
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MARSALA (TRAPANI) – Denise Pipitone sarebbe scomparsa tra le 11,33 e le 11,45 del primo settembre 2004. A ‘cristallizzare’ l’orario con una forbice di 12 minuti è stato l’investigatore privato Espedito Marinaro, teste del pubblico ministero Sabrina Carmazzi, che ha deposto davanti al Tribunale di Marsala nel processo a Jessica Pulizzi, sorellastra di Denise e imputata di concorso in sequestro di persona. L’ investigatore ha stabilito la presunta ora della scomparsa confrontando alcune testimonianze con l’ora esatta dell’emissione di due scontrini fiscali. La nonna di Denise ha dichiarato di aver visto la piccola alle 11,33; due cugine di Denise, che abitano nello stesso stabile, in via La Bruna, hanno detto di non aver trovato la cugina al loro ritorno a casa, dopo aver effettuato un acquisto alla “Chicco”. L’acquisto è stato compiuto alle 11,39 (l’ora é stata fissata tenendo conto dell’errore tra l’orario effettivo e quello riportato nello scontrino fiscale); per coprire la distanza tra il negozio e l’abitazione si impiegano poco più di 5 minuti. In questo lasso di tempo (tra le 11,33 e le 11,45), dall’esame delle celle della telefonia mobile risulta che Jessica Pulizzi si trovava nei pressi della zona dove è scomparsa Denise. L’imputata ha detto che si era recata – poco prima di quell’ora – in un laboratorio di analisi  cliniche, ma in dibattimento, al momento, non c’é stato riscontro.

L’escussione del teste Espedito Marinaro è stato caratterizzato da un acceso confronto tra il presidente del collegio penale, Riccardo Alcamo, e l’avvocato di parte civile, Giacomo Frazzitta, che rappresenta nel processo Piera Maggio, mamma di Denise Pipitone. Il giudice ha sostenuto che le domande del legale non potevano spaziare oltre gli argomenti trattati, nell’escussione del teste, dal pm Sabrina Carmazzi. Di parere contrario invece il legale secondo cui il Codice gli consente di approfondire i temi trattati dalla pubblica accusa. “Finora in situazioni analoghe mi è stato consentito di farlo dallo stesso
collegio”, ha detto il legale. “Vuol dire che in passato abbiamo sbagliato, se è come dice lei, ma non credo” ha replicato il presidente del collegio che ha invitato il legale a
far valere le sue ragioni, eventualmente, nelle sedi opportune. Al vivace e serrato confronto ha assistito la mamma di Denise, che in una pausa ha detto: “Spero che questa processo
finisca al più presto; a me interessa soltanto riavere mia figlia e credo ancor’oggi che sia possibile. Sono molto triste, molto. Oggi Denise compie 12 anni”.

“Scrissi io l’orario di uscita dall’albergo di Anna Corona”. Francesca Adamo, addetta alla lavanderia dell’Hotel Ruggero II di Mazara del Vallo, dove lavorava la mamma di Jessica Pulizzi – imputata di concorso in sequestro di persona nel processo per il sequestro di Denise Pipitone – ha ammesso in aula di essere stata lei a scrivere l’ora di uscita, 15,30, nel foglio delle presenze, al posto della madre dell’imputata. Contraddicendosi più volte, dopo essere stata ammonita dal presidente del collegio penale, alla fine, lo ha ammesso deponendo come teste del pubblico ministero. “Prendiamo atto della sua reticenza”, ha detto il presidente Riccardo Alcamo. Finora, infatti, negli interrogatori, la teste aveva sempre negato di aver fornito una copertura ad Anna Corona. “Quel giorno ero al lavoro in lavanderia – aveva raccontato Anna Corona in aula, durante una delle scorse udienze del processo -. Sono arrivata verso 7.15 e sono uscita alle 15.30. Mentre ero lì, mi sono venute a trovare le mie due figlie, Jessica e Alice, era poco prima dell’ora di pranzo, che va dalle 11.30 alle 12 o dalle 12 alle 12.30. Jessica, quella mattina doveva iscriversi a scuola, al primo anno del Commerciale, e poi doveva comprarsi degli abiti, che mi ha fatto vedere”.


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