Palermi, falsi vaccini: quattro condannati, pure due infermiere

“Soldi alle infermiere in cambio di false vaccinazioni Covid”: 4 condanne

La Digos piazzò le telecamere alla Fiera del Mediterraneo

PALERMO – Si era sparsa la voce, soprattutto fra i no Vax. All’hub della Fiera del Mediterraneo c’era la possibilità di fare finta di vaccinarsi contro il Covid. Il giudice Paolo Magro ha condannato quattro imputati.

Gli imputati e le pene

Giorgia Camarda e Anna Maria Lo Brano, infermiere dell’ospedale Civico (estraneo alla vicenda) che facevano gli straordinari in Fiera, sono state condannate a sei anni ciascuno di carcere. Gli altri condannati sono l’attivista no vax Filippo Accetta (4 anni e 6 mesi) e Giuseppe Tomasino (4 anni e 4 mesi).

I due avrebbero pagato pur di sottrarsi alla vaccinazione. Gli imputati erano andati a giudizio con l’immediato, visto che le prove contro di loro, soprattutto video – sono state ritenute schiaccianti.

Le parti civili

Si sono costituiti parte civile l’Ordine degli infermieri, rappresentato dall’avvocato Gaetano Priola, l’ospedale Civico e alcune persone che, convinte di essersi vaccinate, avevano poi scoperto che la loro dose era stata buttata (erano assistite dall’avvocato Francesca Cellura).

Le infermiere, in cambio di denaro (da 100 a 400 euro per ogni finta vaccinazione) avrebbero disperso la dose su un batuffolo di cotone (Lo Brano confessò lo stratagemma) e i no vax andavano via con il certificato necessario per il green pass. Gli agenti della Digos piazzarono le telecamere alla Fiera.

A chiedere la condanna sono stati il procuratore aggiunto Sergio Demontis e il sostituto Felice De Benedittis.


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