Fondi europei, la lista degli interventi | Infrastrutture, sviluppo e sanità - Live Sicilia

Fondi europei, la lista degli interventi | Infrastrutture, sviluppo e sanità

Speso circa il 96% della dotazione complessiva di 4,359 miliardi di euro.

PALERMO – Una corsa contro il tempo lunga cinque anni. “Ora possiamo lavorare senza il fiato sul collo dei profeti di sventura”, ha esclamato il presidente Rosario Crocetta annunciando la chiusura del piano di finanziamenti europei Po Fesr 2007/2013 con il raggiungimento del 96% della spesa. Al momento dell’insediamento, nel lontano ottobre del 2012, Crocetta non aveva idea che le certificazioni per i fondi europei fossero ferme a poco più di 800 milioni di euro su un totale di circa 4 miliardi. Un giorno, poco più di un anno dopo, è suonata una sveglia: “La Sicilia rischia di perdere tutto e di dover restituire a Bruxelles anche le somme che sono già state impegnate”, hanno avvertito dal dipartimento per la Programmazione, diretto da Vincenzo Falgares. Praticamente un cataclisma per una regione che sui fondi europei – o sulla promessa di fondi europei, soprattutto – basa gran parte del proprio sviluppo. E lo ammette senza difficoltà anche il governatore: “Se il Pil della Sicilia in questi due anni e mezzo è cresciuto fino al 3,6 per cento è grazie alla programmazione della spesa dei fondi”.

Sono stati anni con l’acceleratore premuto ma “abbiamo ottenuto un risultato che sembrava impossibile”, commenta il vice presidente della Regione, Mariella Lo Bello. La programmazione si concluderà ufficialmente il 31 marzo ma il bilancio è stato già presentato nel corso di un incontro pubblico all’Albergo delle povere: la previsione della spesa, al 31 marzo 2017, oscilla tra i 4,189 e i 4,214 miliardi di euro, con un tasso di attuazione del programma che si aggira tra il 96,1 ed il 96,7 per cento della dotazione complessiva di 4,359 miliardi di euro. Gli anni con l’avanzamento maggiore sono stati il 2014 (+824.742.957) e il 2016 (+1.014.925.690).

Lunga la lista degli interventi già finanziati e completati – o che si completeranno nei prossimi mesi. La maggior parte dei fondi è stata destinata all’Asse I del piano, quello relativo al potenziamento delle infrastrutture, trasporti e logistica. Più di 500 milioni di euro sono stati destinati alla costruzione della strada Agrigento-Caltanissetta, arteria destinata a favorire gli scambi commerciali tra i comuni della Sicilia centro-meridionale. La fine dei lavori è prevista per il 31 dicembre 2018. Nello stesso ambito sono stati finanziati anche il Sistema Tram della Città di Palermo, le tratte metropolitane della Ferrovia Circumetnea, gli interventi sulla linea ferroviaria Palermo-Agrigento e il raddoppio ferroviario sulla Palermo Carini nel tratto urbano tra bivio Oreto e Notarbartolo.

Nell’ambito dell’Asse II, Uso efficiente delle risorse naturali, spicca il finanziamento dell’Acquedotto Montescuro Ovest, beneficiario Siciliacque spa, che dovrebbe dotare l’intera fascia sud occidentale della Sicilia di una infrastruttura che fornisca acqua potabile nei territori di Agrigento, Trapani e Palermo. Inoltre, secondo i dati presentati da Falgares, i fondi del Po Fesr sono serviti anche per migliorare la situazione dei rifiuti in Sicilia: calo dei rifiuti smaltiti in discarica (-19,1%), aumento dei rifiuti differenziati (da 5% a 12,8%), rifiuti trattati in compostaggio (da 1,3% a 13,3%).

Spicca nell’Asse III, relativo alla valorizzazione e lo sfruttamento sostenibile delle risorse culturali e ambientali, il finanziamento del completamento del porto turistico di Capo d’Orlando, per più di 32 milioni di euro. I lavori, realizzati in partenariato con i privati, dovrebbero concludersi entro il 2 giugno 2017. Fondi anche per i nuovi impianti di risalita di Piano Battaglia, per la valorizzazione e la fruizione del teatro odeon e delle Terme della Rotonda di Catania, l’allestimento del Museo del Jazz al Real Teatro Santa Cecilia di Palermo, affidato alla Fondazione The Brass group con relativa promozione di rassegne musicali.

Tra i 195 progetti di Ricerca e innovazione finanziati (Asse V), la fetta più grande se l’è accaparrata il progetto Reset dell’Università Kore di Enna, gestito da Leco Italy: si tratta della costruzione di due tipi di simulatori di volo per studiare approfonditamente lo Human factor aeronautico di una persona che opera all’interno della cabina di pilotaggio di un aeromobile. È il primo laboratorio del genere in Europa.

Più di 97 milioni di euro sono stati investiti nella costruzione del Nuovo Ospedale San Marco in Librino a Catania, nell’ambito dell’Asse VI Sviluppo urbano sostenibile. Il nuovo ospedale è destinato a sostituire gli ospedali Vittorio Emanuele, Ferrarotto e Santo Bambino e dovrebbe essere consegnato nel marzo del 2019. Nello stesso ambito finanziati circa 170 progetti in ambito sanitario per il potenziamento dei poli sanitari regionali dei maggiori centri urbani dell’Isola. Centinaia anche i progetti per incrementare l’attrattività delle città e dei centri minori.

 

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