Fondi Ue, dibattito in aula | Crocetta rilancia: "Collaboriamo" - Live Sicilia

Fondi Ue, dibattito in aula | Crocetta rilancia: “Collaboriamo”

La seduta-dibattito sulla nuova programmazione rischiava di essere rinviata per l'assenza del governo, che però è arrivato appena in tempo. Via al dibattito, molte le critiche dell'opposizione sulla relazione del presidente della Regione.

palazzo dei normanni
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PALERMO – Il rischio che il governo non si presentasse in aula per il dibattito sulla nuova programmazione europea è stato molto alto e ha scatenato le polemiche di molti parlamentari dell’Ars. Ma il presidente Crocetta, alla fine, è arrivato accompagnato da qualche assessore, e come promesso il parlamento si è confrontato.

Critiche le opposizioni, soprattutto sul mancato impiego delle risorse messe a disposizione dalla Comunità europea e per il quale Toto Cordaro, capogruppo del Pid-Grande Sud, ha attaccato i dirigenti generali dei dipartimenti regionali coinvolti. Ma le critiche sono arrivate anche dalla maggioranza. Un fuoco amico aperto dal deputato Pd Antonello Cracolici, che ha incalzato il governatore: “La programmazione deve essere un racconto – ha detto nel corso della seduta a Sala d’Ercole – , un’idea di futuro, non una faccenda burocratica senza obiettivi. Facciamo un Politecnico del Mediterraneo in Sicilia, mettiamo in campo un piano di ammodernamento e digitalizzazione nella Pubblica amministrazione, una vera riqualificazione dell’ambiente e un rilancio del settore energetico. La programmazione serve a questo: a dire ai siciliani cosa faremo. Il governo, invece, non ha idea di come dovrebbe essere la Sicilia del futuro, manca la politica intesa come progetto”.

Da Forza Italia a Ncd, passando per la Lista Musumeci ed il Movimento 5 Stelle, l’opposizione di Palazzo dei Normanni al governo non ha fatto sconti: “La relazione sulla programmazione dei fondi europei formulata dal governo è molto carente e soltanto allo stato di una mera idea programmatica – ha detto ad esempio Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia – . Purtroppo ci saremmo aspettati una progettualità nei sei assi di intervento, dalle infrastrutture alla ricerca, dall’energia alle innovazioni, dall’edilizia scolastica allo sviluppo locale, indicando obiettivi precisi e disponibilità finanziarie e invece solo un documento molto generico e di linee su larga scala. Vogliamo, infine, – ha aggiunto Falcone – che il governo, dinanzi all’evidente ritardo sulla spesa 2007/2013, attivi una task-force per evitare che oltre 500 milioni di euro vadano in disimpegno automatico, con la sconfitta di tutta la Sicilia”.

“Questa programmazione dei fondi europei per la Sicilia si muove nella più disarmante continuità con il passato – ha detto invece il capo dell’opposizione, Nello Musumeci, che è tornato a battere sulla necessità di chiudere l’ufficio di Bruxelles –, così rischiamo di sprecare anche questa opportunità per gli anni 2014-2020, lasciando fuori dalla concertazione sindaci, imprese e persino il parlamento regionale. Da anni le risorse che arrivano da Bruxelles vengono spesi poco e male. Almeno tre le cause: mancanza di informazione sul territorio, scarsa qualità dei progetti e troppa lentezza burocratica. Senza dire – ha aggiunto Musumeci – che manca una strategia unitaria nella gestione dei programmi e non è indicata una priorità , ma si preferisce inseguire troppi obiettivi col pericolo concreto di polverizzare le risorse e non creare alcun polo di sviluppo. La rivoluzione annunciata da Crocetta anche su questo fronte si è rivelata solo uno slogan elettorale: sarebbe bastato chiudere il costoso Ufficio di rappresentanza di Bruxelles per dare un segnale di novità”.

Ma il presidente della Regione ha mandato indietro le accuse. E ribadito tutti gli intenti annunciati ieri con la relazione del governo sulla nuova programmazione: “Collaboreremo insieme – ha detto – per vincere la sfida dei fondi europei. Niente è perfetto, neanche il nostro documento, ma può essere migliorato. Stiamo provando a cambiare le cose”.

 

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