PALERMO – Un fondo contro la povertà e l’emarginazione e il salario di sussistenza. Sono le due misure contenute nel disegno di legge approvato ieri sera dalla giunta Crocetta. Il fondo avrà una dotazione di 20 milioni di euro, ogni famiglia riceverà non meno di 5 mila euro all’anno. “Non si tratta di un reddito di cittadinanza, servirebbero almeno 2 miliardi e i soldi non ci sono”, dice il presidente Rosario Crocetta. L’assessore all’Economia, Luca Bianchi, aggiunge che “le risorse saranno trovate attraverso i risparmi ottenuti con i precedenti provvedimenti del governo”. Per il salario di sussistenza è previsto un budget di 70 milioni di euro; la misura è agganciata ai ‘cantieri lavoro’. I comuni che presenteranno i progetti potranno avvalersi di disoccupati e inoccupati per alcuni servizi, come la pulizia delle strade. Il salario sarà corrisposto per un periodo di tre mesi.
E questi provvedimenti del governo hanno raccolto un ampio consenso sia tra i sindacati che tra le forze politiche. “La scelta politica del governatore regionale, Rosario Crocetta, di imprimere un’accelerata al disegno di legge sul reddito minimo di cittadinanza, – dichiarano Dario Matranga e Marcello Minio, segretari generali dei Cobas Codir – abolendo le province e alcuni enti, raccoglie il nostro plauso incondizionato. Questa iniziativa – proseguono Matranga e Minio – restituisce dignità di cittadinanza a tanti disoccupati siciliani, rappresentando anche un primo passo per frenare il gravissimo esodo di giovani diplomati e laureati che lasciano la Sicilia alla ricerca di un lavoro dignitoso. Il ‘reddito minimo’ può rappresentare un importante deterrente – soprattutto nelle aree più svantaggiate – per spezzare l’appeal della criminalità nei confronti di chi, vivendo nel degrado e nell’emarginazione, può rimanere affascinato da guadagni illeciti. Siamo certi – concludono i dirigenti sindacali del Cobas/Codir – che il governo regionale, nel contestuale provvedimento di abolizione delle province regionali e di taluni enti, avrà certamente individuato percorsi di salvaguardia per il personale in servizio”.
“Due vittorie di tappa targate Movimento Cinque Stelle”. Così il capogruppo dei 5stelle all’Ars, Giancarlo Cancelleri, ha rivendicato il ruolo della propria forza politica sulla definizione di due dei disegni di legge della giunta Crocetta, annunciati oggi in conferenza stampa: quelli che mandano in pensione le Province e istituiscono il reddito minimo di solidarietà. “E’ universalmente noto – afferma Cancelleri – che questi sono due dei punti fondanti del nostro programma, che tutti hanno avuto modo di ascoltare in sede di campagna elettorale. Evidentemente la messe di voti che ha raccolto il Movimento ha spinto Crocetta a venire allo scoperto e a sposare i nostri progetti”.