Forza Italia, carta Scoma | Il senatore candidato a sindaco - Live Sicilia

Forza Italia, carta Scoma | Il senatore candidato a sindaco

Il senatore Francesco Scoma

La decisione dell'Assemblea azzurra all'unanimità. Tantillo: "Confronto con gli alleati".

PALERMO – L’indagine di marketing commissionata da Miccichè qualche mese fa lo aveva già sentenziato: il miglior candidato sindaco per Forza Italia, a Palermo, è il senatore ed ex vicesindaco Francesco Scoma. Ma adesso arriva anche l’investitura ufficiale da parte degli amministratori azzurri che questa mattina hanno chiesto a Gianfranco Micciché, coordinatore regionale, di proporre agli alleati il nome di Scoma.

Alla riunione di ieri, tenutasi nella segreteria di Riccardo Savona, erano presenti tutti: da Micciché a Savona e al rientrato Giuseppe Milazzo, dai parlamentari nazionali e regionali (meno la Giammanco, impegnata fuori città) ai consiglieri comunali, fino a quelli di circoscrizione. E tutti, nessuno escluso, hanno concordato sul nome di Scoma: 55 anni ad agosto, è un berlusconiano doc che nella sua carriera è stato deputato regionale, assessore regionale, capogruppo all’Ars, assessore a Palermo e vicesindaco di Cammarata, segretario provinciale e oggi senatore.

“Durante la riunione è emersa un’unanime richiesta a Miccichè di trovare un candidato azzurro autorevole e credibile per le prossime elezioni amministrative a Palermo”, si legge in una nota. E la scelta dell’assemblea, all’unanimità, è ricaduta su Francesco Scoma, “un candidato forte della propria esperienza, capacità e coerenza – si legge ancora -, ideale da offrire agli alleati di centro destra per la prossima competizione elettorale”.

Adesso però bisognerà far accettare il nome agli alleati. “Ho ricevuto il mandato di confrontarmi con la coalizione, in sintonia con Micciché – dice il capogruppo azzurro a Sala delle Lapidi Giulio Tantillo – la nostra è una proposta che andrà concordata con gli altri”. Gli azzurri sono convinti di poter vincere nel 2017, ma l’obiettivo si potrà raggiungere passando da una ricomposizione del vecchio centrodestra che comprende  Udc, Fratelli d’Italia, Nuovo Centrodestra, Lega e Pid. Impresa non facile visto che Ncd e Udc governano a Roma col Pd e che in Sicilia i centristi sono al governo con Crocetta (con Ncd in dialogo con la maggioranza). Capitolo a parte merita il Pid, dal momento che Saverio Romano nella Capitale sostiene Renzi mentre a Palermo si è già auto-candidato sperando di trovare una sponda proprio nel centrodestra in cui ora c’è un avversario di “peso” come Scoma.

Non tardano ad arrivare anche le reazioni. “Il nuovo che avanza”, twitta ironicamente il segretario Pd Carmelo Miceli. “Forza Italia ha deciso il suo candidato Sindaco. Buon per loro. Invece tutte le altre forze alternative al centro-sinistra possono lavorare seriamente per creare una reale alternativa a Orlando, sulla base delle esigenze della città vera e di un candidato condiviso e vincente.#cambiaresideve”, scrive su Facebook Raul Russo.

Interviene su Facebook anche Antonio Triolo, coordinatore regionale di Azione Nazionale. “Apprendiamo dalla stampa che Forza Italia avrebbe scelto il suo candidato a Sindaco per il Comune di Palermo – dice Triolo – È normale che in assenza di incontri e discussioni ciascuno avanzi proposte anche se, visti i soccorsi dati da alcuni pseudo-oppositori a Orlando (molto simili a quelli dati in parlamento a Renzi d’altronde) durante la consiliatura, forse sarebbe meglio capirsi sui programmi prima che sui nomi. Questo a meno che Forza Italia non immagini di correre da sola per il Comune di Palermo alle prossime elezioni.È chiaro che per Azione Nazionale i ragionamenti sulle candidature, liberi in ogni partito, in mancanza di sintesi chiare e unanimemente condivise debbono confrontarsi e ricevere un mandato da primarie, sulla base di un programma preciso e condiviso, convocate coinvolgendo i cittadini. Una scelta, insomma, da fare con gli elettori e non nel chiuso di qualche segreteria o sottoscala. Questo se si vuole evitare di replicare esperienze deliranti come quelle di Roma o di Torino in cui le divisioni delle opposizioni e l’incapacità dei leader di quello che fu il centrodestra, rischiano di regalare nuovamente al Pd le città italiane. Se Forza Italia, com’è accaduto sistematicamente sino ad oggi, non vorrà sentir parlare di partecipazione popolare nelle scelte significa che le primarie, le organizzeremo con tutte le altre forze alternative ad Orlando ed al Pd disponibili che in città, per fortuna, non mancano e che invitiamo sin d’ora ad aprire un tavolo di confronto comune”.

“La candidatura di Francesco Scoma da parte di Forza Italia è un serio problema per Forza Italia e anche per lo stesso Scoma e rivela tutte le contraddizioni e la miopia di un partito allo sbando. Una candidatura scollegata dal territorio e non gradita al centrodestra, come sanno anche le pietre, e suffragata solo da sondaggi fantasma”. Così Tommaso Di Matteo, consigliere di Forza Italia dell’ottava circoscrizione.

Polemiche da parte della Lega. “Scoma sindaco? – scrive il referente provinciale salviniano Francesco Vozza sul suo sito – Innanzitutto, preciso che di queste cose ne discuteremo insieme al Segretario nazionale, Angelo Attaguile, ed, ovviamente, al nostro leader Matteo Salvini. In secondo luogo vorrei precisare che, per quanto ci riguarda, avevamo già detto che il candidato sindaco del centrodestra a Palermo devono sceglierlo i cittadini attraverso lo strumento delle primarie. Ed, infine, mi permetto pure di dire che non ha alcun senso candidare uno come Scoma che ha fatto il vice di Diego Cammarata, il sindaco più disastroso che la nostra povera città ricordi. Questo signore, seppur dietro le quinte, ha già governato ed ha miseramente fallito. Si goda la sua generosa pensione pagata purtroppo dai cittadini”.

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