Foto di famiglia in ospedale - Live Sicilia

Foto di famiglia in ospedale

Nello scatto l'assessore Chinnici col marito
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Un “fiore all’occhiello” della sanità siciliana. Il nuovo ospedale di Lentini è finito. E il 15 settembre scorso ne danno notizia tutti i quotidiani regionali. Un completamento atteso da vent’anni, e ottenuto anche grazie all’apporto di Manlio Averna, e di quella consulenza “dimenticata” dall’Asp di Siracusa.
Un “fiore all’occhiello”, l’ospedale di Lentini, che sboccerà il prossimo 17 ottobre, con una solenne cerimonia di inaugurazione alla quale prenderà parte anche il presidente Lombardo. Ma qualcuno, pochi giorni fa, ha già visitato i locali, mostrando il completamento dei lavori e la modernità del nuovo ospedale.
Ma, ecco la curiosità, tra i rappresentanti del governo presenti alla visita, non c’è, come si potrebbe immaginare, l’assessore alla Sanità Massimo Russo, bensì proprio l’assessore alla Funzione pubblica Caterina Chinnici.

“L’assessore – racconta ad esempio il quotidiano La Sicilia del 15 settembre – ha voluto rendersi conto di persona dello stato dei lavori del nuovo presidio, che oggi si presenta come uno tra i più moderni in Sicilia”.
Insomma, “ottimo lavoro”. E l’assessore ha potuto rallegrarsi due volte, visto che la commissione di collaudo, si legge sempre sul quotidiano, ha completato da tempo il suo lavoro “grazie all’impulso dell’ing. Manlio Averna”. Che in quel contesto ricopriva il ruolo di “consulente tecnico dell’Asp di Siracusa”. Quella consulenza, appunto, che non ha rispettato i principi della trasparenza così cari all’assessore.

E sempre sul quotidiano La Sicilia, in agosto, quando stava prendendo forma il progetto di riapertura di un ospedale di cui s’attendeva l’inaugurazione da vent’anni, Averna spiega: “Qui niente inciuci, niente infiltrazioni: sin dall’inizio abbiamo adottato una linea di rigore assoluto”. Con la piccola “dimenticanza” della pubblicazione di durata e importo di quella consulenza. Che non si può certamente addebitare ad Averna, né all’assessore Chinnici, come lei ha giustamente dichiarato.
Resta, però, l’immagine. Che ricorda, vuoi o non vuoi, un altro caso recente che ha creato qualche imbarazzo, stavolta, all’interno del Pd: ci riferiamo alla vicenda della presenza del senatore Anna Finocchiaro all’inaugurazione del Pta di Giarre, dove alcuni dei lavori erano stati affidati alla ditta del marito, Melchiorre Fidelbo. Certo, situazione assai diversa. Lì (per Fidelbo, intendiamo) si trattava di un incarico conferito senza concorso. Qui, la legge è stata “piegata” in un altro modo. Peccato che quella legge sia stata voluta dall’assessore Chinnici, e “aggirata” dall’Asp proprio nel caso che riguarda il marito.

“Qual è la responsabilità mia o sua – ha detto Caterina Chinnici – se l’Asp non ha pubblicato il curriculum?”. Tutto giusto, ci mancherebbe. “Oppure – aggiunge l’assessore – si pretende che l’ingegnere Averna per il solo fatto di essere il marito di un assessore regionale interrompa la sua ultratrentennale attività professionale?”. Nessuno lo pretende. E in effetti, l’ingegnere Averna lavora, e lavora bene. Solo negli ultimi tre-quattro anni, è lui il direttore dei lavori, il progettista o il consulente nella costruzione del Palazzo di giustizia di Gela, della nuova sede centrale della Banca di credito cooperativo di Caltanissetta (dove, tra le altre cose, è socio del Ferrari Club), del teatro Eschilo di Lampedusa, della quinta vasca di Bellolampo. “Mio marito – ha precisato l’assessore – ha partecipato a una selezione pubblica ed è stato scelto, in maniera trasparente, per via del suo curriculum”. Ci mancherebbe.

(da sinistra nella foto di Salvatore Di Salvo, l’assessore Caterina Chinnici, il sindaco Alfio Mangiameli, il primario Giovanni Trombatore e l’ingegnere Manlio Averna)

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