CATANIA – Quante volte durante una seduta di laurea vi siete imbattuti con il fotografo ufficiale? La risposta è: nessuna. Nessuna perché a seguito della segnalazione mossa da alcuni studenti dell’Università etnea il popolo studentesco è venuto a conoscenza che l’Ateneo non ha alcun fotografo ufficiale, così come confermato dalla Dottoressa Branciforte responsabile dell’accesso civico dell’Università di Catania. Nessun professionista quindi autorizzato ad immortalare i momenti salienti delle cerimonie, si tratta di veri e propri abusivi. Fotografi quindi che sfruttando le “porte aperte” dell’Ateneo si intrufolano speculando su uno dei ricordi più belli legato alla carriera di uno studente.
“Mia madre è stata scansata da uno di questi fotografi perché a suo dire ostacolava l’obbiettivo della sua videocamera – racconta Marcella, laureata in Filosofia – sono stata costretta ad acquistare da loro le foto ad un prezzo di certo non indifferente”; come quella di Marcella tantissime le testimonianze, le fa eco un’altra studentessa che incalza: “la qualità che tanto garantivano non c’è proprio stata, le foto sono fatte veramente male, occhi chiusi, gente girata e più ne ha più ne metta.. altro che professionisti, lavori deludenti!!” e ancora: “questi fotografi sono arroganti, alla laurea di mio fratello hanno impedito a chiunque di avvicinarsi per scattare buone foto, una ragazza poi con tanto di badge mi ha urlato contro soltanto perché le avevo detto di farmi spazio!”.
Per questa ragione Valentina, ex studentessa a Catania e promotrice dell’iniziativa, ha creato una petizione online su Change.org ed un gruppo Fb, “Queste scelte nascono dall’esigenza di promulgare un regolamento, in linea con moltissimi altri atenei italiani, che disciplini l’accesso dei fotografi alle sedute di laurea dell’Università di Catania” commenta.
“Mantenendoci in linea con quanto avviene nella maggior parte degli altri atenei italiani, questo regolamento dovrebbe consentire di selezionare, mediante bandi di cadenza triennale, uno o più studi fotografici “ufficiali” che possano svolgere i servizi fotografici durante le lauree – è quanto chiedono gli studenti nella petizione – Inoltre, esso deve comunque prevedere la libertà dei laureandi di poter scegliere un proprio fotografo di fiducia o un amico o un parente che effettui le riprese”.
Al momento poco meno di duecento sostenitori. Lunedì infatti si è tenuto un incontro in direzione presso l’Ateneo, presente oltre ad una piccola delegazione di studenti anche un fotografo. “Abbiamo proposto al Dipartimento di scrivere un comunicato ufficiale, in cui questa situazione si mette nero su bianco – spiega Barbara, un’altra promotrice – Riteniamo che questa sia la soluzione che possa tutelare gli studenti, o meglio, l’unica che possa permettere il riconoscimento dei nostri diritti”.
