PALERMO – Dopo il clima di paura generato dall’improvviso intervento dei militari della guardia di finanza avvenuto ieri mattina nella sede del Palermo in viale del Fante, ecco una nuova speranza per i tifosi rosanero. Frank Cascio rompe il lungo silenzio, iniziato dieci mesi fa dopo il rifiuto da parte di Zamparini alla sua proposta di acquisto della società e ammette di essere tornato a trattare per l’acquisizione del Palermo. Il patron friulano, infatti, nonostante la delusione per la trattativa fallita con Paul Baccaglini, ha ancora intenzione di cedere il club e nella concitata giornata di ieri lo stesso Maurizio Zamparini aveva fatto il nome di Cascio tra i maggiori candidati a rilevare il Palermo.
“I referenti e lo staff di Frank Cascio, che operano stabilmente con l’imprenditore americano, confermano l’interesse per l’acquisizione del Palermo Calcio – si legge in una nota ufficiale dell’ex manager di Michael Jackson –. La trattativa verrà seguita in maniera costante e presente da imprenditori e referenti siciliani, mentre Cascio nel più breve tempo possibile cercherà di rientrare in Italia, visti anche i suoi imminenti impegni negli Stati Uniti. Gli sviluppi e le evoluzioni della trattativa – si legge – non verranno comunicati alla stampa, salvo altri comunicati stampa, in quanto si ritiene che la negoziazione debba essere effettuata nel massimo riserbo. Le uniche informazioni che trapeleranno saranno esclusivamente relative all’eventuale raggiungimento dell’accordo”.
Frank Cascio, quindi, è atteso in Sicilia: il suo arrivo, inizialmente previsto nel mese di agosto, potrebbe anche essere anticipato a partire dal 12 luglio, presentandosi così all’inizio del ritiro della squadra su richiesta dello stesso Zamparini. “Presto sarò in Italia – annuncia ai microfoni della Rai -. La trattativa con Zamparini è seguita da referenti siciliani”. Dieci mesi fa la sua offerta fu rifiutata per la mancanza di garanzie future, staremo a vedere se questa sarà la volta buona per trovare un accordo che possa soddisfare Zamparini e convincerlo a cedere la società.
