Free press "Sud", Lombardo|chiede il controllo preventivo - Live Sicilia

Free press “Sud”, Lombardo|chiede il controllo preventivo

La Procura della Repubblica di Catania ha disposto un controllo preventivo sui contenuti del free press Sud che uscirà domani. Lo ha reso noto il direttore della testata giornalistica, Antonio Condorelli, sostenendo che l’iniziativa fa “seguito a una denuncia del presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo”.
La notizia è stata confermata da fonti della Procura spiegando che “l’esibizione di una copia è stata disposta in seguito all’ipotesi di divulgazione di atti pertinenti a indagini in corso coperti da segreto istruttorio che se pubblicati rischiano di compromettere l’esito di un’inchiesta ancora aperta”. Il provvedimento è stato firmato dal procuratore capo Vincenzo D’Agata e dagli aggiunti Michelangelo Patané e Carmelo Zuccaro.
“Il presidente Raffaele Lombardo e gli altri potenti di qualunque colore politico – ha commentato Condorelli – devono
rassegnarsi all’esistenza di un nuovo free press senza padrini e senza padroni. A parlare saranno le carte come è avvenuto nel numero zero e come avverrà nei prossimi numeri di Sud compreso quello in corso di stampa”.
Nel precedente numero il free press Sud aveva pubblicato l’esposto presentato alla Procura della Repubblica di Catania dal primario dell’ospedale Cannizzaro, Alberto Lomeo, che si sarebbe rifiutato di firmare un referto di un collega di reparto che diagnosticava un aneurisma all’aorta al presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo. Il leader del Mpa si sarebbe sottoposto ad accertamenti durante l’inchiesta aperta dalla procura etnea in cui è indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. La visita sarebbe stata effettuata cinque giorni dopo l’indiscrezione, poi smentita lo stesso giorno dai magistrati, di una probabile richiesta di arresto del governatore. Lombardo ha denunciato il free press chiedendo un risarcimento danni di 5milioni di euro.
Sul certificato medico la Procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta conoscitiva contro ignoti, senza iscritti nel
registro degli indagati. Il 27 settembre scorso i sostituti titolari del fascicolo hanno sentito, come persona informata sui
fatti, il professore Lomeo. L’ospedale Cannizzaro ha aperto una propria inchiesta interna e preparato una relazione che è stata depositata per conoscenza alla Procura di Catania.


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