PALERMO – Il bando per l’ammissione alla scuola di specializzazione medica non prevede lo scorrimento ma occorre comunque eseguirlo. Con un’ordinanza cautelare il Consiglio di Stato ha così deciso di ammettere ad una delle scuole delle specializzazioni con posti vacanti, una dottoressa ventisettenne di Cammarata. La giovane, patrocinata dagli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, era rimasta fuori dalle scuole pur essendo disponibili alcuni posti. Adesso potrà specializzarsi.
Lo scorso anno, infatti, il giovane medico ha partecipato al concorso per l’ammissione alle scuole di specializzazione medica ed è rimasta esclusa non essendosi classificata nei posti utili della graduatoria. Ma alcuni degli ammessi hanno rinunciato ai posti ottenuti creando la possibilità di uno scorrimento in graduatoria. Scorrimento, però, non previsto dal bando. Il Ministero così non aveva provveduto, lasciando i posti liberi e i candidati fuori.
Oggi arriva la decisione del Consiglio di Stato che accoglie le censure formulate dagli avvocati Rubino e Impiduglia. La previsione dello scorrimento per l’assegnazione dei posti ai candidati non utilmente collocati in graduatoria, infatti, per i giudici, non solo rispetta il diritto allo studio sancito dalla Costituzione ma risponde all’obbligo per la pubblica amministrazione di agire in modo ragionevole e secondo i canoni logica.