Fuori i vecchi, dentro i giovani | Formazione, ecco il nuovo Piano - Live Sicilia

Fuori i vecchi, dentro i giovani | Formazione, ecco il nuovo Piano

Un miliardo in quattro anni per i corsi e per gli Oif. Ma anche per l'esodo dei lavoratori che servirà a “favorire il ricambio generazionale”.

Un settore nel caos
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PALERMO – È lo stesso governo regionale a togliere ogni dubbio. Nella Formazione professionale, l’obiettivo dell’esecutivo di Crocetta è quello di mandare fuori in qualche modo i “vecchi” e fare spazio ai “giovani”. Che siano enti o lavoratori. Levati tu, che metto un altro, insomma.

Il dubbio era coltivato da tanti. Ma la certezza che l’approdo delle politiche di questa giunta sia proprio quello è addirittura desumibile da una delibera di giunta. In particolare, quella con la quale viene approvato il nuovo “Piano della Formazione”. Un documento dettagliato col quale viene descritto il futuro del settore. E nel quale, appunto, vengono definiti gli obiettivi. Tra questi, scrive il governo, quello di “favorire il ricambio generazionale”. Un obiettivo, appunto, dell’azione relativa alla “ricollocazione e riqualificazione dei lavoratori del sistema”. Lo ripete almeno due volte, il governo: vuole portare avanti un “ricambio generazionale” della Formazione. E in questo modo, in un certo senso, rafforza i dubbi di chi ha visto, nell’Avviso 8, un strumento che avrebbe “aperto” a nuove assunzioni a discapito dei lavoratori storici.

Il Piano formativo 2016-2020

Per i prossimi quattro anni, sono stati reperiti 946 milioni di euro da destinare alla Formazione siciliana. Circa la metà andrà ai corsi “classici”: 463 milioni nei prossimi quattro anni. La cifra prevista per le prossime annualità scenderà progressivamente: dai 136 milioni attuali ai 109 milioni che nei prossimi anni dovranno bastare per le lezioni. Circa 273 milioni invece serviranno per i corsi destinati ai ragazzi in età scolare (ex Oif): dai 72 milioni attuali si passerà ai 67 milioni annui. Quaranta milioni l’anno, per una cifra totale di 160 milioni, invece, serviranno per i cosiddetti “sportelli multifunzionali”. Altri 50 milioni invece saranno necessari per le “misure di accompagnamento all’esodo”.

L’esodo dei formatori

Quanti saranno i formatori “accompagnati alla porta” del settore? Stando al Piano sono molti di meno di quelli di cui si è parlato nei giorni passati, sebbene siano ancora in corso le interlocuzioni tra la Regione e il governo centrale. Ma i fondi del Piano, 28 milioni, serviranno per incentivi all’esodo destinati a 900 persone. Altri 100 operatori, invece, verranno “ricollocati attraverso la mobilità verso altri enti di formazione professionale”, mentre altri 100 verranno ricollocati attraverso percorsi di “autoimpiego” e “ouplacemente” (ossia altri settori lavorativi). Gli obiettivi delle misure? Lo ribadisce la giunta: accompagnare i lavori in sovra numero del sistema della formazione professionale siciliano verso altre opportunità lavorative o la pensione, innalzare la qualità del sistema regionale della formazione professionale, ma anche “favorire il ricambio generazionale”. Fuori i “vecchi”, insomma. Dentro i giovani.


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