PALERMO – Sapere con certezza a chi appartenessero i tesserini “incustoditi”, è praticamente impossibile. E a dire il vero, fino a ieri era anche impossibile sapere semplicemente chi fossero i 55 deputati presenti a Sala d’Ercole nella seduta dei “furbetti”. Nella seduta contraddistinta dalla mozione contro il Ponte sullo Stretto, ma anche dalla denuncia dei deputati del Movimento cinque stelle: “In Aula 55 tesserini, ma i deputati presenti sono solo 27”. Pianisti, insomma. Deputati che avrebbero utilizzato più tesserini contemporaneamente per evitare che i parlamentari dovessero rinunciare ai 225 euro che sarebbero stati decurtati in caso di assenza. I grillini hanno anche chiesto ufficialmente all’Ufficio di presidenza i nominativi dei presenti nella seduta di ieri.
Dopo la denuncia dei grillini ("Tanti pianisti a Sala d'Ercole") ecco i nominativi dei deputati che risultano presenti in Aula. Tra questi, a fine seduta, in 29 non erano tra gli scranni.
Livesicilia ha reperito questi nomi. Tra questi, i 29 “furbetti”. Che secondo il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone si sarebbero soltanto allontanati durante la lunga seduta: “Un comportamento non regolare – ha detto Ardizzone – ma non è uno scandalo. Ma in Consiglio di Presidenza porterò la proposta di estendere la decurtazione della diaria anche alle sedute in cui non si vota”.
Insomma, si tratti di un “caso” o semplicemente di una tempesta in un bicchier d’acqua, i grillini hanno chiesto di vederci chiaro, chiedendo i nominativi di tutti i presenti e di tutti i “presunti” presenti”.
Ecco quindi i nomi dei presenti alla seduta della “discordia”. Intanto, partiamo da un dato. Trenta deputati vengono considerati sempre presenti d’ufficio. Si tratta dei componenti l’ufficio di presidenza, dei presidenti di Commissione e dei capigruppo. Loro sono “immuni” alla decurtazione della diaria. Tra questi, erano presenti i deputati Giovanni Ardizzone, Gincarlo Cancelleri, Francesco Cascio, Salvatore Cascio, Toto Cordaro, Pippo Digiacomo, Nello Dipasquale, Marcello Greco, Baldo Gucciardi, Luisa Lantieri, Lino Leanza, Salvatore Lo Giudice, Salvatore Oddo, Franco Rinaldi, Paolo Ruggirello, Francesco Scoma, Antonio Venturino.
Risultano presenti alla seduta, perché i loro tesserini erano tra quelli in Aula, i deputati: Mario Alloro, Alice Anselmo, Giorgio Assenza, Francesco Cappello, Salvino Caputo, Gianina Ciancio, Maria Cirone, Roberto Clemente, Antonello Cracolici, Pippo Currenti, Pino Federico, Fabrizio Ferrandelli, Vanessa Ferreri, Enzo Figuccia, Lillo Firetto, Enzo Fontana, Angela Foti, Giovanni Greco, Claudia La Rocca, Giuseppe Laccoto, Giuseppe Lupo, Mariella Maggio, Matteo Mangiacavallo, Gianluca Micciché, Antonella Milazzo, Nello Musumeci, Valentina Palmeri, Giovanni Panepinto, Giuseppe Picciolo, Concetta Raia, Salvatore Siragusa, Sergio Troisi, Mimmo Turano, Gianfranco Vullo, Valentina Zafarana, Stefano Zito.
Curiosa la situazione di Vincenzo Vinciullo, Toti Lombardo e Rita La Rocca: i tre deputati non risultano tra i presenti. Ma certamente erano a Sala d’Ercole, visto che sono anche intervenuti in Aula. Assenti anche i deputati Arancio, Ciaccio, D’Agostino, D’Asero, Falcone, Germanà, Ioppolo, Nicotra, Sammartino, Savona, Sorbello, Tamajo, Trizzino. In congedo invece i deputati Coltraro, Fazio, Gianni, Grasso, Malafarina, Panarello, Ragusa e Sudano. Ma questi ultimi erano assenti giustificati, appunto. I “furbetti” vanno cercati tra i presenti. E tra i presunti presenti.
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