Futuro in bilico per 45 co.co.co | dell'assessorato al Territorio - Live Sicilia

Futuro in bilico per 45 co.co.co | dell’assessorato al Territorio

Mariella Lo Bello

L'assessore Lo Bello: “E' un'ingiustizia che restino fuori proprio loro. Sono in studio due soluzioni. Un bando e la costituzione di una nuova agenzia, ed è probabile vengano adoperate entrambe”.

PALERMO – Nessuna soluzione a breve termine per i 45 lavoratori a contratto dell’assessorato regionale Territorio e ambiente, rimasti senza lavoro dal primo gennaio. Tra loro geologi, ingegneri, architetti e agronomi: sono collaboratori della Regione dal 2002, dopo essere entrati con un regolare concorso. “L’ex Lsu che teneva soltanto il foglio in cui firmavamo è ancora lì – dice Valentina Vives, una dei 45 co.co.co. –, mentre noi che svolgevamo le stesse funzioni dei dipendenti invece siamo a casa”. La questione del rinnovo del loro contratto è approdata in commissione Lavoro, anche se le responsabilità vengono rimpallate.

L’assessore Mariella Lo Bello, titolare proprio della delega al Territorio e ambiente, sottolinea come ci sia la massima attenzione al riguardo: “E’ un’ingiustizia che restino fuori proprio loro. Sono in studio due soluzioni, un bando e la costituzione di una nuova agenzia, ed è probabile vengano adoperate entrambe”. Ritorneranno dunque a lavorare in due momenti separati, ma le tempistiche sono tutte da scoprire. Intanto all’orizzonte non c’è nessun provvedimento amministrativo che garantisca la prosecuzione della collaborazione in via provvisoria, garantendo quindi la continuità all’attività. Ieri in commissione Lavoro però non erano presenti né il dirigente generale Giovanni Arnone, né l’assessore Mariella Lo Bello, impegnata in giunta. “Siamo fiduciosi del fatto che il governo troverà una soluzione”, afferma Tiziana La Rosa. La preoccupazione però va per la maggiore fra i suoi colleghi: “Ci sono 45 lavoratori a casa, senza nessuna garanzia o ammortizzatori sociali – dice Paolo Valentini –, la situazione è preoccupante e noi non abbiamo avuto nessuna risposta. Per strada ci sono intere famiglie, prive di certezze che chiedono solo venga fatta giustizia”.


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