PALERMO – Gabriele Scalia aveva diciassette anni quando trovò la morte sulle strade di Palermo. Era il maggio 2013. Una morte per la quale oggi c’è un colpevole. Il giudice per l’udienza preliminare ha condannato Salvatore Lusitano a tre anni di carcere per omicidio colposo.
C’era lui alla guida della Opel Vectra che travolse Scalia mentre era in sella alla sua Yamaha 125. Dalle immagini delle telecamere, come ha sostenuto il pubblico ministero Giuseppe Fici, sarebbe emerso che Lusitano attraversò l’incrocio di piazza Croci quando il semaforo era già rosso. Gabriele finì la sua corsa contro lo sportello anteriore della macchina.
A emettere la sentenza con il rito abbreviato, che dà diritto allo sconto di un terzo della pena, è stato il giudice Nicola Aiello. In aula c’erano i genitori e il fratello di Gabriele, studente del liceo Cannizzaro. Alla lettura del dispositivo sono scoppiati in lacrime. A loro il giudice ha concesso una provvisionale immediatamente esecutiva. La quantificazione definitiva del danno sarà stabilita in sede civile.
