PALERMO – “Siamo pronti a impugnare dinanzi alla Corte Costituzionale ogni legge che permetta condoni edilizi. Questo vale in tutt’Italia e dunque anche per la Sicilia, dove si sta tentando di passare un colpo di spugna su decenni di abusivismo edilizio che deturpa l’ambiente costiero mettendo a rischio i cittadini”. Lo afferma il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, sull’emendamento in votazione all’Assemblea regionale siciliana che prevede una sanatoria per le costruzioni entro i 150 metri dalla costa.
“Una cosa è chiara: se passerà quella norma non solo ricorreremo alla Consulta, ma useremo ogni strumento legislativo in nostro possesso – aggiunge il ministro in una nota – per evitare che in attesa della sua pronuncia si verifichino scorribande indiscriminate”. “Non possiamo lasciare soli i magistrati e i sindaci che con coraggio stanno combattendo l’illegalità diffusa dei condoni, che ha già fatto danni irreparabili al territorio. Il governo – conclude – è al loro fianco con i fatti, visto che con il Collegato ambientale abbiamo messo a disposizione dei Comuni oltre 10 milioni di euro per l’abbattimento degli edifici abusivi in zone a rischio: un fondo che spero vada esaurito presto e che mi impegno a rifinanziare un minuto dopo”.
“La posizione del Nuovo centrodestra sulla cosiddetta mozione Fazio (presentata all’Assemblea siciliana al ddl di riforma edilizia) che prevede la sanatoria degli abusi commessi dal ’76 all’85 a 150 metri dalla costa, area a inedificabilità assoluta, “è netta: non la voteremo e, inoltre, siamo contrari all’ipotesi del voto segreto, del tutto inopportuna su una materia così delicata”. Lo dice il coordinatore di Ndc in Sicilia, Giuseppe Castiglione, sottosegretario del governo Renzi.
