15 lavoratori a rischio |Lanzafame: "Ci pensi Bianco" - Live Sicilia

15 lavoratori a rischio |Lanzafame: “Ci pensi Bianco”

Protestano da giorni sul tetto dell'edificio Signorelli del nosocomio cittadino, i lavoratori della Manutencoop, a causa delle scelte dell'azienda subentrante.

Garibaldi
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CATANIA – “E’ necessario che l’amministrazione comunale intervenga con celerità e autorevolezza per salvare i lavoratori del servizio manutenzioni del Garibaldi, oggi a rischio di licenziamento perché la ditta subentrante nel servizio ha deciso di sostituirli con la propria manodopera proveniente da altre regioni d’Italia. Le persone non possono essere trattate come oggetti di cui sbarazzarsi: cosi, insieme alle professionalità dei lavoratori coinvolti viene mortificata un’intera città”. Con queste parole il consigliere Agatino Lanzafame (Con Bianco per Catania) interviene sulla vertenza relativa ai possibili licenziamenti nel servizio manutenzioni del Garibaldi dopo aver incontrato una delegazione dei lavoratori, che da giorni sono asserragliati sul tetto del plesso Signorelli dell’Ospedale Garibaldi, per manifestare loro la propria solidarietà.

“Quindici lavoratori, afferma Lanzafame, da alcuni giorni presidiano notte e giorno il tetto dell’Ospedale perché la ditta vincitrice della nuova gara d’appalto ha manifestato la propria volontà di non assumere il personale altamente specializzato che da anni svolge il servizio per sostituirlo con propria manodopera, proveniente da altre ragioni d’Italia: un gesto incomprensibile che rischia di condannare alla disperazione numerose famiglie catanesi. Oltre ad umiliare la professionalità dei lavoratori coinvolti che da anni prestano servizio presso l’azienda ospedaliera, l’atteggiamento di chiusura della ditta subentrante, la Cofely, rischia di essere un vero e proprio attentato alla coesione sociale in città“.

Uno scempio che sottrae lavoro e speranza alla città, secondo Lanzafame che rincara la dose: “La scelta di ricorrere a manodopera proveniente da altre parti del Paese, avrà come conseguenza non soltanto la perdita del lavoro per i 15 dipendenti attualmente occupati, ma altresì la perdita di qualsiasi speranza per gli altri 20 dipendenti, attualmente in aspettativa o in mobilità, di Manutencoop. Inoltre – continua Lanzafame – la scelta di non garantire la continuità dei lavoratori mette notevolmente a rischio la qualità del servizio offerto dalla struttura ospedaliera e di conseguenza l’incolumità di degenti e lavoratori. Come è pensabile che lavoratori che non conoscono le procedure, i macchinari e le strutture dell’Azienda Ospedaliera Garibaldi siano capaci sin dal primo giorno di garantire un servizio efficiente e di rispondere con celerità e competenze specifiche alle eventuali emergenze che dovessero verificarsi? Per questo motivo – conclude – chiedo all’amministrazione di essere presente con una propria voce autorevole al tavolo che mercoledì si insedierà in prefettura. Questa vicenda non può non concludersi con un passo indietro da parte della Cofely: il diritto al lavoro dei catanesi è un bene che va preservato a qualsiasi costo.”

 


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