Gattuso: "Torneo da vincere | L'ha detto anche mia nonna" - Live Sicilia

Gattuso: “Torneo da vincere | L’ha detto anche mia nonna”

Alla vigilia del match d'esordio in campionato con il Modena il tecnico del Palermo Rino Gattuso mostra sicurezza: "Ci attende una bellissima avventura. Ho visto la squadra un po' tesa e preoccupata. Ma questo è un buon segno. Come vivo questa vigilia? Da un paio di giorni faccio scongiuri...".

Il tecnico del Palermo alla vigilia dell'esordio
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PALERMO – La retrocessione è ormai un vecchio e triste ricordo. Il Palermo da domani dovrà cimentarsi in una nuova realtà: la serie B. Cambia tutto, è cambiato tutto, in sella c’è Rino Gattuso, uno che vuole sempre vincere, anche nei tornei di scopone. Il tecnico rosanero, oggi in sala stampa alla vigilia del match d’esordio col Modena, ha detto di essere pronto per la prima delle 42 battaglie del torneo cadetto: “Sensazioni della vigilia? Da due, tre giorni mi sto toccando (ride, ndr). Abbiamo la consapevolezza di essere una squadra che deve lottare per vincere – dice Gattuso – anche mia nonna mi ha detto che dobbiamo vincere il il campionato. Lo sappiamo, tutti parlano del Palermo e della nostra forza. Solo il campo lo può dire. Siamo pronti e domani cominceremo questa bellissima avventura. Sappiamo di poter dire la nostra in questa stagione. Oggi per la prima volta ho visto la squadra un po’ pensierosa e preoccupata, ma è un buon segno”.

Il Modena è un avversario tosto, capeggiato dall’esperto Novellino, primo allenatore di Gattuso: “E’ stata la prima persona che mi ha visto giocare nel Perugia. Lui è l’unico a non essere stato esonerato da Zamparini? Non ci penso. È un allenatore molto preparato, ha fatto molto bene ed ho pensato a tutto quello che può preparare. Ricordo da bambini quando lui allenava gli allievi nazionali il suo carisma, era un duro, correva a fine allenamento nonostante un infortunio che continua a portarsi dietro”. Sullo spirito della sua squadra: “Ho in mano una squadra forte e valida. Meglio una squadra tesa che una che cazzeggia per un’ora all’allenamento. Ma ci stanno le battute, i sorrisi. Quando la squadra è tesa vuol dire che ci tiene a far bene e sentono la prestazione. Non bisogna sottovalutare la partita. Assenze? Ngoyi è recuperato, si è allenato poco e domattina lo valuterò. Munoz è disponibile, Barreto resta a casa, solo lui è fuori. La cosa brutta è dover dire a quattro, cinque ragazzi di dover restare qui dopo essersi allenati.  Il cambiamento dei playoff? Cambia solo il fatto che ci sarà un quarto di finale in più. Sarà molto più bello dare alle altre squadre la possibilità di giocarsela sino alla fine”.

Pensieri e riflessioni finali: “Dobbiamo fare un campionato di vertice. La squalifica in coppa Italia la capisco e la accetto. Ho discusso con l’arbitro a fine partita. Zamparini? Ci sentiamo spesso. Dopo ogni allenamento, come è andata, e si parla delle situazioni della squadra. Mercato? È l’ultima volta che parlo dei portieri o di altro: abbiamo Abel, Lafferty, Stevanovic, Di Gennaro, Malele. Sento parlare di altro… se c’è la possibilità di tenere questi giocatori io lo preferisco. Non voglio sentir dire che non abbiamo un bomber. Per i portieri è lo stesso. Sorrentino non è mai venuto a chiedere la cessione. Ha una situazione familiare complicata e si vorrebbe avvicinare a casa, tutto qui”.


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