Gelmini: "Obbligo vaccinale non è un'eresia, torniamo alla normalità" - Live Sicilia

Gelmini: “Obbligo vaccinale non è un’eresia, torniamo alla normalità”

Commenti

    QUESTI ERANO I LIBERALI ITALIANI QUELLI DEL POPOLO DELLA LIBERTA’!
    CHE DELUSIONE! COMUNQUE CARO MINISTRO DOVETE STUDIARE UNA FORMULA
    SOTTO FORMA DI VIA D’USCITA PER TUTTI COLORO CHE HANNO UN LEGAME
    CON LO STATO ITALIANO, PERCHE’ MAGARI HANNO UN CONTRATTO DI LAVORO,
    E CHE NON VOGLIONO VACCINARSI, E QUINDI COSTRETTI A CAMBIARE STATO.
    MI DOVETE DARE EVENTUALMENTE SUBITO IL TFR E L’INDENNIZZO PER PREVARICAZIONE
    DI LIBERTA’ ALTRUI.
    IL TFR ME LO CALCOLA L’AMMINISTRAZIONE DOVE PRESTO SERVIZIO, L’INDENNIZZO
    LO QUANTIFICATE VOI.

    L’obbligo vaccinale, con farmaci approvati in via provvisoria, è un’eresia.
    Nel 2023 quando l’EMA e l’AIFA avranno la relazione dettagliata rischi benefici, dati alla mano, se ne può discutere serenamente.

    Scusate ma stanno solo facendo del terrorismo psicologico per far sì che si raggiunga la famosa immunità di gregge stabilita dagli scienziati dell’OMS nell’80% della popolazione italiana. C’è qualcuno come il prof. Matteo Bassetti che non contento o meglio per inguaribile desiderio di protagonismo televisivo ha fissato l’asticella addirittura al dato improponibile e mai raggiunto al mondo nella storia dei vaccini del 95% ma (stranamente) limitato ai soli italiani dimenticando l’illustre professore che la pandemia è mondiale, che da noi arrivano tantissimi stranieri e che ci sono paesi come il Brasile dove è totalmente fuori controllo così come mi è stato raccontato da parenti che ho lì. Comunque che la situazione stia migliorando dal punto di vista della comunicazione sia dei medici che dei politici è fuor di dubbio pensando al fatto che qualcuno di loro fino a poco tempo fa parlava perfino di affamare i non vaccinati non consentendogli neppure di fare la spesa alimentare al supermercato o dal fornaio, altro che andarsi a divertire in discoteca, al cinema o teatro.

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In applicazione della Legge Regionale n. 9/2010 gli impianti di raccolta dei rifiuti solidi urbani devono essere gestiti dalla SRR Palermo Area Metropolitana, attraverso una propria Società in house o attraverso una gara pubblica. Non riesco a capire per quale motivo tutto ciò ancora ad oggi, dopo 14 anni gli impianti rimangono alla RAP. La Regione Siciliana che vigila e finanzia gli impianti, come la settima vasca, per quale motivo non chiede l'applicazione della legge sopracitata.

Bisogna rispettare le direttive comunitarie facendo i bandi pubblici per l'assegnazione delle corse, mi sembra che l'Azienda ha attraversato momenti di crisi economiche e finanziarie non indifferenti e che la Regione Siciliana è sempre intervenuta a sanare i bilanci con i soldi delle tasse pagate dai cittadini. Azienda troppo politicizzata da tutti i componenti, ma se vediamo i servizi resi alla collettività, lasciano molto a desiderare, sia per il mancato rispetto degli orari, sia dei mezzi che a causa dei continui guasti, rimangono fermi per strada e dopo ore d'attesa, vengono sostituiti. Servizio non affidabile, rimborsi mai fatti, nonostante i disservizi. Mettetela in liquidazione che meglio.

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