"Genovese? Noi garantisti |Fu indegno il Pd a farlo arrestare" - Live Sicilia

“Genovese? Noi garantisti |Fu indegno il Pd a farlo arrestare”

Intervista a Gianfranco Miccichè. Nessun imbarazzo per la vicenda giudiziaria che coinvolge la new entry di Forza Italia: "Mi devono prima dimostrare che è colpevole". La politica dei cambi di casacca? "Chi viene da noi passa all'opposizione e non ci guadagna niente". E su Renzi...

L'intervista
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3 min di lettura

PALERMO – Gianfranco Miccichè sta tornando da Messina dove ha portato a casa il primo “colpo” della sua gestione, l’ingresso in Forza Italia del gruppo di Francantonio Genovese, uscito dal Pd. Con il primo segretario regionale del Pd approdano tra i berlusconiani anche il deputato regionale Franco Rinaldi e il deputato nazionale Maria Tindara Gullo, oltre a un plotone di consiglieri comunali. È cominciata la campagna d’autunno? “No, è cominciata la campagna della nuova Fotza Italia”, risponde Miccichè, soddisfatto dell’intesa raggiunta con il deputato messinese, da poco tornato in libertà (ma con obbligo di dimora) dopo 19 mesi di arresti tra carcere e domiciliari per l’inchiesta sulla formazione professionale in Sicilia.

Ma i problemi giudiziari di Genovese, sotto processo per le vicende legate ai “corsi d’oro” della Formazione professionale, non sembrano impensierire più di tanto Miccichè: “Qualcuno mi deve ancora dimostrare che sia colpevole”, dice il commissario di Forza Italia.

Chi ha cercato per primo l’altro?

“Non so dire chi è stato il primo. Io credo che in questi casi la bravura di un coordinatore che vuole fare crescere un partito, davanti a un gruppo che soffre stia nel contattarlo”.

Forza Italia a Messina ha un partito non esattamente organizzato. I “genovesiani” diventeranno lo scheletro del movimento tra città e provincia?

“No , non è organizzato forse in nessuna provincia. Io devo dire che ho trovato un gruppo giovanissimo. Ho incontrato oggi i loro consiglieri comunali di Messina, della provincia, tutti ragazzi. Questo mi ha stupito, mi ha molto colpito. Hanno lavorato veramente bene. Dopo 19 mesi in cui i leader è agli arresti, il fatto che gli siano rimasti tutti vicini vuol dire che c’è un rapporto di affetto, di familiarità che è importante. E poi soprattutto sono tutti giovani, nuova classe dirigente”.

Che ha detto Berlusconi di questo passaggio?

“Berlusconi è ben felice di conoscere gente nuova, specialmente se si tratta di giovani”.

Ma la vicenda giudiziaria che coinvolge Genovese e altri a lui vicini non è un problema per voi?

“Qualcuno mi deve ancora dimostrare che sia colpevole. Noi abbiamo sempre ragionato così. L’operazione del Pd di votare in modo favorevole al suo arresto fu indegna. Secondo me non si sono letti nemmeno le carte allora”.

Ma le sembra normale questo passare e spassare da un partito all’altro che è diventata ormai la regola in Sicilia?

“Bisogna ricordarsi che il Pd ha votato a favore dell’arresto di Francantonio Genovese soltanto perché c’erano le Europee dopo due settimane e questi volevano prendersi i voti dei giustizialisti che sarebbero andati altrimenti ai 5 Stelle. Presero una decisione politica per uno 0,1 per cento in più, senza nemmeno aspettare le carte, una vergogna. Di fronte a una simile bassezza e squallore come si fa a restare in un partito? E poi, quei passaggi di cui lei parla servono di solito a guadagnare posizioni. Questo non è certamente un passaggio in ci si stanno guadagnando posizioni, perché vengono da noi che siamo opposizione in Sicilia e a livello nazionale. Non mi pare che ci possano essere dubbi di questo tipo”.

Il partito a Messina come l’ha presa? Lo sa che in questi casi spesso chi c’era prima è un po’ guardingo…

“Tutti benissimo. I due deputati regionali Formica e Bernardette Grasso sono stati sentiti da me prima. E oggi Formica era presente all’incontro”.

 Aggiornamento 15.38.

“Renzi decise di votare per l’arresto di Francantonio Genovese prima che arrivassero le carte alla Camera solo perché da lì a pochi giorni si votava per le europee tentando così di non perdere terreno con i 5stelle. Renzi lo ha mandato in galera senza sapere se era innocente o colpevole”. Così l’ex ministro e commissario di Fi in Sicilia, Gianfranco Miccichè conversando con l’ANSA sull’adesione del deputato Genovese assieme al suo gruppo al partito di Berlusconi. Genovese è coinvolto in una inchiesta della Procura di Messina sulla formazione professionale, dopo un anno tra carcere e domiciliari da pochi giorni è tornato in libertà.


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