PALERMO – Il Comune muove le sue pedine nella partita a scacchi per il rinnovo del cda della Gesap. L’assemblea dei soci per la nomina del nuovo consiglio di amministrazione è convocata per lunedì 29 (in prima convocazione) e martedì 30 giugno, ma intanto Palazzo delle Aquile ha reso noti i suoi nomi: al comune di Palermo toccano due consiglieri su cinque e si tratta degli uscenti Fabio Giambrone (che è attualmente presidente) e Giovanni Scalia. Lo statuto dell’azienda prevede che comunque ogni socio presenti una lista che sarà votata e le preferenze saranno divise a seconda del numero di amministratori da eleggere.
A piazza Pretoria spettano due consiglieri, altrettanti alla Provincia, mentre il quinto è della Camera di Commercio: questa la divisione in base alle quote. Considerato che questi ultimi due enti sono commissariati dalla Regione, la maggioranza è nelle mani di Palazzo d’Orleans. La “tradizione” vuole che il presidente tocchi al comune di Palermo e l’amministratore delegato alla Provincia, ma la tensione fra gli schieramenti in campo potrebbe far saltare ogni accordo.
I soci, peraltro, sono già in fibrillazione per la richiesta della Provincia di modificare i requisiti richiesti all’amministratore, cosa che ha portato Orlando ad annunciare di rivolgersi a Procura e Autorità anticorruzione. Perfino il Movimento Cinque Stelle ha attaccato la richiesta di Palazzo Comitini. L’assemblea straordinaria per la modifica dello Statuto è convocata per i primi del mese, quindi dopo l’elezione del nuovo cda: i soci dovranno presentare pertanto candidati secondo i requisiti vigenti che, per l’ad, sono molto stringenti.
La lista del sindaco Orlando è comunque completata da Francesco Randazzo (presidente Sispi e che avrebbe i requisiti per la carica di amministratore delegato, particolare di non poco conto), Valentina Crescimanno e Maria Paola Piazza. Sempre Orlando ha nominato come componente effettivo del collegio sindacale l’uscente Carlo Catalano, che è anche liquidatore della Gesip.