Gesap, bando per l'advisor | In vendita anche Gh Palermo - Live Sicilia

Gesap, bando per l’advisor | In vendita anche Gh Palermo

Il cda della società di gestione dell'aeroporto Falcone-Borsellino approverà oggi il primo passo verso la privatizzazione, ma sul mercato finisce anche buona parte della controllata che si occupa dei servizi di handling. I sindacati però non ci stanno: "Ci convochino".

Aeroporto di Palermo
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Fabio Giambrone

PALERMO – Aria di novità all’aeroporto Falcone-Borsellino. Oggi si riunirà nuovamente il cda della Gesap, la società che gestisce lo scalo palermitano, con un compito assai delicato: approvare in via definitiva la pubblicazione del bando per la ricerca dell’advisor cui spetterà il compito di valutare le azioni che comune di Palermo e Camera di Commercio intendono mettere sul mercato. Ma a Punta Raisi si muove anche altro, perché non è solo la Gesap ad essere pronta ad aprire le porte ai privati: è ormai decisa la vendita dell’80 per cento di Gh Palermo, ovvero la società di handling controllata dalla Gesap.

Per handling si intende l’assistenza a terra, ovvero tutte quelle operazioni rivolte a vettori o passeggeri che riguardano bagagli, pista, carburante o merci. Per intenderci dall’assistenza amministrativa all’assistenza dei passeggeri disabili, passando per i check-in e il servizio di trasporti dei passeggeri fino agli aerei. Insomma, un pacchetto di servizi e operazioni necessarie per uno scalo aeroportuale che, in virtù di una direttiva europea, è stato liberalizzato e aperto ai privati.

La Gesap, in un colpo solo, dà l’avvio quindi a due operazioni di un certo rilievo: la cessione dell’80 per cento della Gh, partecipata dai conti in rosso, e l’inizio dell’iter di privatizzazione del 53 per cento della Gesap stessa. Visto che la Provincia ha deciso di fare un passo indietro, ritirando il proprio mandato alla vendita delle quote (secondo alcuni su diretta indicazione del governo regionale, che ha nominato il commissario di Palazzo Comitini), Palazzo delle Aquile e Camera di Commercio hanno dovuto forzare la mano e “rassegnarsi” a vendere solo le proprie quote che comunque ammontano al 53 per cento (visto che piazza Pretoria terrà un uno). In questo modo la Provincia si ritroverà socio di minoranza di un privato, visto che Leoluca Orlando e Roberto Helg hanno dato mandato al cda di procedere al bando per l’advisor, e il peso della Provincia potrebbe farsi anche più lieve se non garantirà la sua seconda rata della ricapitalizzazione che i soci devono versare entro questo mese (per un totale di 24 milioni).

In ballo c’è il destino di una società che, come sostiene il presidente Fabio Giambrone, ha pareggiato i suoi bilanci lasciandosi alle spalle anni e anni di passivi. “Approvato il bando per l’advisor – spiega Giambrone – ci sarà la pubblicazione per 60 giorni e poi l’individuazione della società che effettuerà la valutazione delle azioni. A quel punto daremo il via alla gara per la vendita, speriamo entro il 2014. Chiudiamo in pareggio di bilancio, aumentiamo il volato grazie anche alla presenza di nuove compagnie come Ryanair, Vueling, Air one, Swiss e altre che stiamo chiudendo in questi giorni, con un prevedibile aumento di passeggeri che si attesterà intorno agli ottocentomila e in previsione si arriverà così a cinque milioni. Abbiamo inoltre sbloccato i cantieri: entro il 30 gennaio consegneremo la viabilità esterna ed entro la fine dell’anno la palazzina servizi. Gli altri cantieri sono tutti in corso, la nuova politica della società è di dare scadenze certe per rendere l’aeroporto un aeroporto di rango internazionale”. La Gesap, quindi, si prepara a vedere “rosa” grazie anche all’aumento delle tariffe e agli ingenti investimenti che andranno in porto e quindi diventa un boccone assai appetibile per i grandi gruppi internazionali.

La vera novità, però, è la vendita di Gh. “Venderemo solo l’80 per cento – puntualizza Giambrone – ci è sembrato opportuno lasciare alla Gesap il 20 che garantirà comunque un controllo”.

A Palermo, però, questo servizio ha vissuto una storia un po’ travagliata. La Gh Palermo nasce nel maggio 2005 come una società mista il cui socio di maggioranza è Gesap, mentre il restante 49 per cento è della partenopea Gh Napoli, posseduta da Alisud e Gesac (società che gestisce Capodichino), con un esborso da parte dei privati (secondo fonti sindacali) di circa un milione di euro. In tutto un centinaio di dipendenti (37 impiegati e 63 operai) che raddoppiano nel 2009 quando la Gh Palermo acquisisce 102 lavoratori di Alitalia Cai, altra società di handling che abbandona lo scalo siciliano, per non parlare del fatto che 37 part-time vengono stabilizzati. In tutto quasi 240 lavoratori che gestiscono quasi la totalità dei servizi a terra, con una quota minoritaria lasciata ai belgi di Aviapartner. Nel 2010 la Gesap sembra intenzionata a vendere Gh ma, vuoi per la resistenza di alcuni sindacati (la Cisal in particolare), vuoi per il cambio di management nel 2011, l’operazione si arena e addirittura si inverte: la Gesap comunica di volersi tenere le quote e il 5 giugno del 2012 è Gh Napoli a tirarsi indietro esercitando la put option e costringendo così la Gesap a riprendersi il 49 per cento delle quote a un prezzo prefissato nel 2005 (bilancio alla mano, il costo dell’operazione è stato di quasi 2,4 milioni). Insomma, la Gesap anziché vendere la propria parte si trova costretta ad acquistare anche quella degli altri, malgrado pare che i napoletani in qualche modo restino della partita continuando a svolgere il ruolo di socio tecnico. Inoltre proprio i napoletani sarebbero così riusciti, alla fine della fiera, a recuperare l’investimento iniziale e addirittura a vederlo lievitare.

La società non naviga certo in buone acque (nel 2012 ha chiuso con una perdita di 1,7 milioni), tanto da dover ricorrere alla cassa integrazione in deroga per 20 unità: una decisione motivata dall’azienda sia con il fallimento di Windjet che con la crisi di Alitalia, che non riesce a garantire il numero di voli pattuito all’epoca della cessione dei 102 dipendenti. Ma i guai per la Gh non finiscono qui, visto che deve fare i conti anche con le cause degli stagionali che chiedono il passaggio a full-time e con un verbale dell’Ispettorato del Lavoro di un milione e mezzo di euro per la vicenda dell’Uges, ovvero legata all’assistenza dei passeggeri disabili, per ora risoltasi con l’affidamento all’Arnas e un ricorso. E la società ha preferito (stando a quanto scritto in bilancio) non effettuare alcun accantonamento, sicura di vincere il ricorso.

La vendita dell’80 per cento, secondo fonti aziendali, porterebbe in cassa uno o due milioni ma soprattutto libererebbe Gesap da un pesante fardello. In pole position per l’acquisto ci sarebbero, tra gli altri, di nuovo i napoletani. In questo caso non ci sarà advisor, ma direttamente il bando per la vendita.

I sindacati

I SINDACATI “Apprendiamo con vivo stupore dai media che le problematiche relative allo scalo aeroportuale Falcone Borsellino sono state di fatto tutte risolte – affermano Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Cisal in un documento unitario – peccato che a nostro avviso, dopo anni di fumo generato dalle amministrazioni del centrodestra, il paventato cambiamento di rotta propagandato dalle compagini del centrosinistra si sia sostanziato in una sorta di coltre di nebbia che ha generato solo confusione e timore nei lavoratori aeroportuali. Per l’ultima volta rivendichiamo a gran voce la necessità di aprire una interlocuzione diretta con soggetti autorevoli e consequenziali rispetto agli impegni assunti e da assumere per la piena salvaguardia sia dei livelli occupazionali che salariali di tutto il personale dello scalo. La amara sensazione di questa fase è infatti che, nonostante si dichiari a gran voce che la musica è cambiata, il vero direttore di orchestra rimanga sempre ben saldo al suo posto incurante delle veline della politica a tirare le fila di un processo di privatizzazione dai contorni ad oggi ancora troppo poco chiari. Infine sulla privatizzazione di Gh Palermo, qualora entro un paio di giorni non verremo convocati per la sottoscrizione di accordi di garanzia e tutela del personale in forza, non consentiremo a nessuno di gestire in assoluta autonomia il percorso di vendita di una società che nei fatti gestisce l’85 per cento del volato in transito nello scalo e che rappresenta una risorsa per la società di gestione”.

LA REPLICA “E’ singolare la provocazione da parte delle organizzazioni sindacali – replica Giambrone – avendo contezza del fatto che, da quando mi sono insediato, si sono confrontate mensilmente con me avendo condiviso il percorso, spesso con documenti condivisi formali. Provoca stupore che le organizzazioni sindacali non abbiano realmente compreso che l’aumento del volato e dei passeggeri, l’apertura di nuove basi aeree a Palermo e il bilancio in pareggio rappresentano la vera garanzia per l’aeroporto e per i livelli occupazionali. Credo che i dipendenti invece l’abbiano capito”.

LE REAZIONI
“Stupisce la replica piccata del Presidente Giambrone, sulla cui disponibilità ed eleganza non solo formale nessuno ha mai messo dubbi – dicono le organizzazioni sindacali – ma che invitiamo per tenersi aggiornato sulla realtà dei fatti a partecipare alla assemblea dei lavoratori di tutto lo scalo che a breve convocheremo, al fine di verificare di persona i termini del mandato dei lavoratori dato alle organizzazioni sindacali. Ma la cosa che teniamo a sottolineare ancora una volta riguarda il ruolo del grande manovratore che da anni siede in cda, determinando nei fatti la linea aziendale in prima persona e votando provvedimenti che definiscono un percorso (e ne è l’esempio Gh) salvo poi dopo appena un anno rinnegarlo e determinarne uno diametralmente opposto con potenziali perdite ed aggravi per l’azienda. Ribadiamo infine che siamo pronti ad aprire un tavolo di confronto mirato a determinare percorsi di salvaguardia e rilancio aziendale”.

LA NOTA DELLA GESAP
“Il Consiglio di amministrazione di Gesap spa, la società di gestione dell’aeroporto di Palermo Falcone Borsellino, ha approvato nella seduta di oggi il bando pubblico europeo per l’individuazione dell’advisor cui spetterà il compito di valutare le azioni della società e dare così il via al processo di privatizzazione. Il Cda di Gesap, alla luce del mandato ricevuto dai soci pubblici Comune di Palermo e Camera di commercio, ha dato il via libera alla pubblicazione del bando sulla gazzetta europea, oltre che sulle principali testate giornalistiche, che avverrà entro la fine di gennaio”.


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