Orlando: "Altri 4 mesi di Cig| Stop ad altre aziende" - Live Sicilia

Orlando: “Altri 4 mesi di Cig| Stop ad altre aziende”

Nella conferenza stampa di inizio anno, il sindaco Orlando traccia un bilancio dei primi sette mesi di sindacatura. "Chiederemo altri quattro mesi di cassa integrazione per la Gesip, per avere il tempo di creare la consortile e definire le procedure di mobilità, mentre entro febbraio il tribunale dovrebbe esprimersi sull'Amia. Ma la Cig sarà solo per Gesip: abbiamo promesso al governo che non la chiederemo per le altre aziende".

Il sindaco su gesip
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PALERMO – “Domani chiederemo altri quattro mesi di cassa integrazione per la Gesip”. Ad annunciarlo è il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, nel corso della conferenza stampa di inizio anno tenutasi a Palazzo delle Aquile insieme alla giunta.

“Come socio unico – ha spiegato il primo cittadino – il Comune ha dato indicazione al liquidatore di chiedere altri quattro mesi di cassa integrazione, fino ad aprile, continuando quelli già ottenuti. In questo modo costituiremo un doppio binario rispetto alle procedure per la creazione della consortile, la cui delibera adesso andrà in consiglio comunale, e all’avvio della mobilità”. L’azienda di via Maggiore Toselli, che ha già portato i libri in tribunale, adesso dovrà attendere il 4 gennaio perché il tribunale decida se dichiararne o meno lo stato d’insolvenza: un altro passaggio verso il licenziamento dei dipendenti. I quattro mesi di Cig, nell’intenzione dell’amministrazione comunale, dovrebbero bastare a coprire i dipendenti nella fase di l’avvio della Seme e della riassunzione.

“Ma tutto passerà dal confronto con i sindacati – ha continuato il Professore – non ci sono contrasti col Raginiere generale o col Segretario generale, abbiamo accolto tutte le loro osservazioni tranne quella che chiedeva il Piano industriale: quello prima lo concorderemo con i rappresentanti dei lavoratori e poi lo porteremo in consiglio comunale. Presenteremo la domanda domani stesso, visto che la Cig va ricontrattata, ma sappiamo che potrebbe capitare che questi lavoratori restino a casa seppur pagati: proveremo a evitarlo, anche perché nel caso in cui lavorassero, pur in mobilità, costerebbero solo per gli oneri assicurativi”.

E dopo aver ringraziato il prefetto Umberto Postiglione, nominato nel frattempo commissario alla Provincia di Roma, Orlando ha anche rivelato che “uno degli impegni che abbiamo assunto col governo è che non chiederemo la cassa integrazione per le altre società partecipate. La Gesip resta un caso straordinario, è l’unica azienda privata ad aver goduto di ben tre ordinanze di Protezione civile della presidenza del Consiglio dei ministri”.

Altra nota dolente è l’Amia, che è ancora in attesa della sentenza del tribunale fallimentare sul concordato preventivo. “Pensiamo che entro febbraio possa arrivare la decisione – ha proseguito il sindaco – e se sarà positiva i giudici nomineranno un liquidatore giudiziario per la bad company, a cui rimarranno il 49 per cento delle azioni Amg e gli immobili comunali. Beni e lavoratori andranno nella nuova Amia, controllata direttamente dal Comune che ne nominerà i vertici”. Ma a tenere banco è anche la questione Bellolampo: “Speravamo che i fondi Fas arrivassero prima – ha polemizzato il primo cittadino – e invece sono giunti a dicembre. La discarica ha autonomia fino ad aprile e i lavori per la sesta vasca dovrebbero essere completati a maggio: per questo mese di buco, il governatore Rosario Crocetta si è detto pronto a concedere una proroga. Avremmo potuto far noi l’appalto, ma avremmo perso tempo e violato il Patto di stabilità”.

Il Professore ha poi rassicurato sul destinato di centinaia di dipendenti comunali che nel 2014 vedranno scadere il loro contratto: “Stiamo cercando una soluzione, finora si è verificato un solo caso ma abbiamo già scritto alla Regione per trovare una via d’uscita, visto che non possiamo fare assunzioni: potremmo ridurre l’orario di lavoro di un quinto, visto che l’80 per cento della retribuzione la paga la Regione, oppure capire se va considerata come nuova assunzione”.

Ma la conferenza è stata l’occasione anche per un bilancio dei primi sette mesi di sindacatura: “Stiamo uscendo dal tunnel – ha detto il sindaco – abbiamo evitato il fallimento del Comune e abbiamo messo a posto le procedure per gli appalti delle opere pubbliche. I dirigenti hanno fatto lavoro straordinario, non faremo appalti da 11 milioni come nel 2011 ma da 600. Saranno ben 80 le scuole e gli asili interessati a interventi di manutenzione il prossimo anno, e vanno avanti le nostre candidature a capitale europoea della cultura nel 2019 e dello sport nel 2017. Abbiamo innovato il settore culturale e turistico, con lo straordinario successo delle manifestazioni per il Natale, e quella del Capodanno è stata una serata splendida. E dopo la tragedia di via Bagolino, abbiamo assicurato alle famiglie e a chi ha perso la casa ospitalità, vestiario ma anche accompagnamento per ridare loro una abitazione. I palermitani saranno più attenti rispetto al cattivo uso delle costruzioni e hanno capito che non devono stare zitti di fronte agli abusi. La cosa incredibile è che, ad oggi, siamo più preoccupati degli edifici fuori dal centro storico che di quelli nel centro storico”.

 


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