La Gesip può tirare un sospiro di sollievo. E con essa anche il sindaco Orlando. Il Consiglio dei Ministri, al termine di una seduta fiume cominciata alle 9.30 del mattino e terminata dopo le 19, ha varato, tra le tante cose, anche il via libera alla seconda tranche dei dieci milioni di euro stanziati dalla Protezione civile lo scorso aprile.
Una decisione attesa a Palermo, non solo dai lavoratori, rimasti per tutta la giornata con il fiato sospeso, ma anche da Leoluca Orlando, riunitosi in serata con alcuni assessori in attesa della telefonata da Roma. “Al termine del Consiglio dei Ministri di oggi – si legge in una nota del sindaco dell 21.30 – ho avuto un lungo colloquio telefonico con il ministro Fabrizio Barca, avendo conferma dello sblocco della seconda tranche, che consentirà una ulteriore proroga temporanea del rapporto contrattuale e quindi dei servizi e degli stipendi”. Ennesima proroga quindi, che basterà almeno fino al 30 settembre. E poi si vedrà. Ma sembra già un risultato lo sblocco dei secondi cinque milioni, che però, ordinanza alla mano, era subordinato all’accettazione del piano presentato dal Comune. Evidentemente, l’esigenza di assicurare i servizi e di mantenere l’ordine pubblico hanno convinto il governo a fare una piccola deroga.
Il prossimo appuntamento, adesso, è per il 30 agosto, quando Orlando volerà a Roma per incontrare il ministro Barca, anche se nella sua nota il Professore ha incluso il presidente Monti e i ministri Cancelleri, Passera e Grilli tra gli interlocutori privilegiati per decidere del futuro della società partecipata e in generale della tenuta dei conti della quinta città d’Italia.
Non è arrivato quindi il via libera ai 200 milioni chiesti da Palazzo delle Aquile, come già previsto: quella della mini-proroga è l’ennesima pezza che rinvia un problema che rimane per ora irrisolto. Orlando lo sa e per questo ha confermato l’incontro di lunedì, alle 14.30, con i lavoratori. L’obiettivo è quello di rassicurarli e di scongiurare la protesta, visto che il primo settembre i dipendenti non dovranno astenersi dal lavoro e dalla retribuzione come in un primo momento preventivato e comunicato dai vertici dell’azienda, ma potranno svolgere i propri servizi. La tensione tornerà a salire a fine settembre, in piena campagna elettorale, quando finiranno anche questi cinque milioni, a meno che nel frattempo da Roma non arrivi una soluzione. In caso contrario, non è difficile immaginare l’ennesima proroga giustificata dall’esigenza di assicurare l’ordine pubblico in vista delle regionali, come accaduto anche ad aprile con le comunali.
“Lo sblocco della seconda tranche di cinque milioni di euro per Gesip assicura ancora una volta solo una boccata di ossigeno alla azienda e al personale non garantendo certamente – afferma Gianluca Colombino, Segretario Confederale della Cisal di Palermo – alcuna soluzione strutturale alla vicenda. La situazione in atto peraltro non consente ai vertici della Gesip di potere passare dalla fase di continua emergenza alla fase di necessaria programmazione lavorativa dei servizi resi al comune in convenzione. Ci preoccupa infine – conclude – il dovere constatare che le dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa da taluni ministri della Repubblica, che peraltro non hanno mai ricevuto il necessario consenso dal popolo per governare la nostra Nazione, palesano scarsa sensibilità verso il drammatico stato in cui versa il tessuto produttivo e il mondo del lavoro nella nostra provincia. Il tenore di tali dichiarazioni che indicano la via del default del comune di Palermo quale possibile soluzione evidenzia nei fatti un totale disinteresse verso gli effetti terribili che una simile ipotesi avrebbe sulle tasche di tutta la cittadinanza e più in generale su quella economia che il governo Monti assicura a più riprese sui media , senza che i cittadini se ne rendano assolutamente conto, sia in procinto di risollevare”.