Gesip, fumata nera | per i cinque milioni - Live Sicilia

Gesip, fumata nera | per i cinque milioni

Si è insediato a Roma il tavolo tecnico permanente per l'emergenza Palermo, ma si attende ancora lo sblocco dei cinque milioni. Sindacati confederali delusi. Oggi incontro tra il governo regionale e quello nazionale per il patto di stabilità.

PALERMO – I cinque milioni non sono ancora arrivati, anche se potrebbe essere questione di ore. La Gesip ieri ha vissuto un’altra giornata di grande attesa: mentre a Palazzo Chigi il sindaco Leoluca Orlando partecipava al tavolo tecnico con i rappresentanti di sei ministeri e l’assessore regionale Gaetano Armao, in piazza un gruppo di 300 lavoratori aspettava risposte sul futuro dell’azienda. Così come gli altri 1500 rimasti a Palermo in attesa della notizia dello sblocco dei cinque milioni che garantirebbero un altro mese di sopravvivenza.

Una riunione, quella ospitata presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, da cui escono due notizie: il nuovo tavolo, che sarà permanente, ingloba quello per i cinque milioni e soprattutto si dice disponibile a sbloccare la seconda tranche del finanziamento di Protezione civile. Il tutto grazie ad un accordo con la Regione, destinataria diretta delle somme, che si è impegnata a girarle subito a Palazzo delle Aquile senza ritardi. “C’è massima sintonia con il sindaco Orlando sulle cose che si stanno facendo – ha detto l’assessore Armao – e nell’ambito della discussione sul patto di stabilità che affronteremo col governo, ci siamo assunti l’impegno di far gravare il trasferimento al Comune sul bilancio regionale. Non ci sarà alcuna deroga al patto di stabilità, ma nemmeno alcun ritardo sul trasferimento delle somme”.

Un bicchiere mezzo pieno, insomma, che dovrebbe riportare un po’ di serenità specie fra i lavoratori, che a Roma sono stati protagonisti di qualche tafferuglio con le forze dell’ordine. Gli occhi, adesso, sono puntati sull’incontro tra il governo regionale e quello nazionale sul patto di stabilità, cui pare essere legato il destino dei cinque milioni di euro per la Gesip.

Ma Orlando, a Roma anche per incontrare il ministro Passera sull’Amia, mentre i lavoratori in corteo a Palermo hanno manifestato contro la mobilità decisa dai commissari, deve fare i conti con le reazioni dei sindacati. Specie di quelli confederali. “Questi soldi serviranno per il solo mese di settembre. Cosa accadrà nei tre mesi successivi che accompagneranno la Gesip verso la nuova società consortile? Con quali risorse si andrà avanti?”, si chiede Mimma Calabrò della Fisascat Cisl. “Il dato di fatto è che ancora i 5 milioni di euro per la Gesip, assegnati da un’ordinanza della protezione civile, non sono stati sbloccati e da 11 giorni gli operai sono senza paga e senza lavoro. Siamo delusi”, le fa eco Charlie Biondolillo della Rsa Filcams Cgil. “Non conosciamo il merito della discussione che si è sviluppata – dice Pietro La Torre della Uiltucs – ma certamente possiamo valutare come un nulla di fatto l’incontro che si è realizzato. La nostra sensazione è che ancora una volta la verità non emerga, e la mancata partecipazione al tavolo delle organizzazioni sindacali rimane indice di difficoltà corpose che non vengono esplicitate e chiarite”.

Toni meno accesi da parte delle altre sigle. “Le organizzazioni sindacali Asia, Ugl e Cisas – si legge in una nota firmata da Salvo Barone, Antonio Mercante e Gianfranco Orlando – hanno ricevuto la conferma che al tavolo tra il Ministero all’Economia e la Regione siciliana, in merito al patto di stabilità, potrebbe esserci la reale possibilità che vengano sbloccati i fondi da destinare al comune di Palermo per Gesip. E’ evidente che il peso della sospensione non è più sostenibile dai lavoratori della Gesip e una soluzione economica imminente diffonderebbe quella indispensabile serenità di cui tutti abbiamo bisogno in un momento così delicato”.

 

LA DIRETTA DI MARTEDI’ 11

22.17 Le organizzazioni sindacali ASiA, UGL e CISAS, rappresentate rispettivamente da Salvo Barone, Antonio Mercante e Gianfranco Orlando, hanno ricevuto proprio in questi ultimi minuti, la conferma che al tavolo Ministeriale di domani giorno 12 settembre, tra il Ministero all’Economia e la Regione Siciliana, in merito al Patto di Stabilità, potrebbe esserci la reale possibilità che vengano sbloccati i fondi da destinare al Comune di Palermo per Gesip. E’ evidente che il peso della sospensione, non è più sostenibile dai lavoratori della Gesip e una soluzione economica imminente diffonderebbe quella indispensabile serenità di cui tutti abbiamo bisogno in un momento così delicato. Confidiamo in un convolgimento multiplo atto alla risoluzione della vertenza che vada dal Sindaco Orlando al Prefetto Postiglione, dall’Assessore Regionale Armao a quant’altri necessario affinchè i lavoratori della Gesip possano da subito ritornare a lavorare.

21.15 “Assistiamo all’ennesimo tavolo che non produce nessun risultato e che rimanda a ulteriori tavoli”. E’ il commento del segretario della Cgil di Palermo, Maurizio Calà, dopo l’incontro a Roma sulla Gesip e la situazione finanziaria del comune e delle partecipate. “Ci sono – aggiunge – due questioni per noi fondamentali: l’erogazione dei 5 milioni, che serve a rimettere i lavoratori in sicurezza sul piano economico (continua a non essere chiaro come questa questione verrà risolta). Seconda questione: il futuro e la riorganizzazione delle partecipate. Anche di questo argomento non conosciamo né i numeri né i piani”. Il problema che poniamo è che ai prossimi tavoli, qualunque essi siano, partecipino le forze sociali o continueranno a essere tavoli più o meno finti in cui – aggiunge Calà – ciascuno racconta la sua verità. E cioé il governo nazionale che mostra i muscoli alle istituzioni e ai lavoratori palermitani e le istituzioni palermitane che vedono sempre spiragli di ottimismo che però francamente a oggi sembrano soltanto buone intenzioni. Questo gioco al rimbalzo rischia di fermarsi con una esplosione di rabbia sociale che poi sarà difficile gestire e contenere nell’ambito di ciò che è giusto fare in una vertenza sindacale”.

18.53 “Pur apprezzando l’instaurarsi di un tavolo permanente a Roma per ricercare una soluzione strutturale e definitiva ai problemi delle partecipate, la Cisal è preoccupata per l’immediato futuro dei lavoratori Gesip senza retribuzione da quasi due settimane. Chiediamo pertanto una convocazione urgente da parte del sindaco alla presenza dell’assessore Armao”. A dichiararlo Piero Giannotta della Cisal.

18.00 E’ andata deserta anche oggi l’assemblea dei soci della Gesip, con ordine del giorno dimissioni del collegio sindacale e accettazione di nuove nomine. L’assemblea era stata convocata per i giorni 10 e 11 settembre.

17.10 “L’unico dato certo al termine di questa faticosa giornata è quello che i lavoratori rimangono ancora dopo 11 giorni sospesi e senza retribuzione”. Lo afferma il segretario della Uiltucs Sicilia, Pietro La Torre, sull’incontro a Roma a Palazzo Chigi in merito alla vertenza Gesip. “Non conosciamo il merito della discussione che si è sviluppata – prosegue La Torre – ma certamente possiamo valutare come un nulla di fatto l’incontro che si è realizzato. I tavoli di confronto compreso quello sulla Gesip rientrano nella normale dialettica e dinamiche delle rispettive competenze istituzionali. Considerato che il problema è posto all’attenzione ormai da mesi – aggiunge La Torre – francamente è deludente registrare che ancora oggi alcuna bozza proposta di merito sia venuta. Che poi la Regione venga investita dell’onere di erogare in deroga al patto di stabilità in conto intervento di protezione civile i cinque milioni di euro già convenuti non sposta alla data odierna i fondamentali della discussione che rimangono quelli del salvataggio del Comune di Palermo e con esso della Gesip, con tutti gli interventi necessari e propedeutici per arrivare a tale obiettivo. La nostra sensazione – spiega il sindacalista della Uiltucs – è che ancora una volta la verità non emerga, e la mancata partecipazione al tavolo delle organizzazioni sindacali rimane indice di difficoltà corpose che non vengono esplicitate e chiarite. Riteniamo che i ministri siciliani e la deputazione regionale debbano chiedere con urgenza al governo di riferire la vicenda al Parlamento e analoga richiesta rivolgiamo ai capigruppo dell’Assemblea regionale in merito ai colloqui intervenuti fra l’assessore Gaetano Armao e il governo nazionale. Ribadiamo la richiesta di una immediata convocazione delle organizzazioni rappresentative al tavolo nazionale anche in assenza del Comune di Palermo”.

16.34 “La presenza della Regione siciliana al tavolo tecnico su Gesip potrebbe essere decisiva – dice Mimma Calabrò della Fisascat Cisl – l’esperienza della nascita di una società consortile che inglobasse le partecipate regionali, da noi sempre suggerita, potrebbe fare da progetto pilota nelle vicende del comune di Palermo. L’istituzione di un tavolo nazionale permanente segna l’avvio di una nuova fase che fa sperare nella possibilità di trovare soluzioni in tempi brevi. Soluzioni che devono guardare oltre i cinque milioni che la Regione ha detto di essere pronta a trasferire le somme al Comune. Questi soldi serviranno per il solo mese di settembre. Cosa accadrà nei tre mesi successivi che accompagneranno la Gesip verso la nuova società consortile? Con quali risorse si andrà avanti? Il tavolo tecnico servirà per seguire passo dopo passo la situazione. Sarà il luogo della verità e della trasparenza. Il luogo dove vigileremo sulla concretezza degli atti amministrativi. Dove non sarà più dato ad alcuno la possibilità di mostrare la bacchetta magica dell’illusione. Sulla Gesip è finalmente partita l’operazione verità che con grande insistenza abbiamo chiesto”.

16.20 “Il dato di fatto è che ancora i 5 milioni di euro per la Gesip, assegnati da un’ordinanza della protezione civile, non sono stati sbloccati e da 11 giorni gli operai sono senza paga e senza lavoro. Siamo delusi”. Lo dice Charlie Biondolillo della Rsa Filcams Cgil della Gesip, società partecipata dal comune in liquidazione dal 2010, commentando l’esito della riunione interministeriale di questa mattina a Palazzo Chigi. Insieme a un gruppo di circa duecento operai della società il sindacalista sta ritornando a Palermo, da Roma, dove questa mattina un gruppo di lavoratori ha partecipato a un sit in davanti a piazza Montecitorio, in attesa di conoscere gli esiti della riunione. “La questione di affrontare il tema della riorganizzazione delle partecipate oltre a quello della Gesip – prosegue – rischia di rallentare lo sblocco di queste somme, con il risultato che 1800 persone sono senza stipendio e lavoro”.

16.12 “C’è massima sintonia con il sindaco Orlando sulle cose che si stanno facendo. Nell’ambito della discussione sul patto di stabilità che affronteremo domani, ci siamo assunti l’incarico di far gravare il trasferimento al Comune sul bilancio regionale. Non ci sarà alcuna deroga”. A dichiararlo è l’assessore regionale all’Economia Gaetano Armao, che ha partecipato stamane al tavolo tecnico romano per il comune di Palermo. “Trasferiremo subito le somme – continua l’assessore – il tema però è che va sbloccata, e rivolgo un appello a tutta la deputazione siciliana presente a Roma, il tema del limite al cofinanziamento regionale per i fondi europei. Abbiamo 250 milioni di finanziamenti in corso ma potremmo farne di gran lunga di più. L’ho ribadito a Palazzo Chigi. Se saremo messi nell’assurda alternativa di scegliere tra il rispetto del patto di stabilità e il disimpegno dei fondi europei, opteremo per sfondare il patto di stabilità. Il tutto nell’ambito di un accordo che verrà chiuso domani. Il governo regionale ha dichiarato che opererà subito l’accreditamento per la Gesip, ma va condivisa la proposta del Comune che ricalca la soluzione sperimentata dalla Regione con la Sas. Abbiamo già un tavolo aperto col sindaco Orlando sui fondi europei e su tanti altri temi. Palermo sarà, per esempio, la città sulla quale sperimenteremo un coordinamento per la lotta all’evasione con l’Agenzia delle Entrate, il Comune e la guardia di Finanza. Meglio funziona Palermo, meglio funziona la Sicilia”.

15.47 Alcuni lavoratori della Gesip si stanno recando a piazza Pretoria per un sit in.

15.30 E’ terminato il sit-in davanti a Palazzo Chigi dei lavoratori della Gesip (Gestione servizi impianti pubblici Palermo) e le circa 300 persone che vi hanno preso parte sono ripartite in pullman da Roma. La circolazione nel centro storico della capitale è tornata alla normalità.

14.25 Si è appena concluso il tavolo tecnico convocato a Palazzo Chigi dal Governo per discutere ed affrontare la situazione finanziaria del Comune di Palermo e delle sue aziende partecipate. La riunione – secondo una nota di Palazzo delle Aquile – ha visto la partecipazione, oltre che del Comune, anche della Regione, rappresentata dall’Assessore Armao e dei Ministeri dell’Interno, dello Sviluppo, dell’Economia, della Coesione Territoriale, del Lavoro e inoltre della Presidenza del Consiglio – Dipartimento per la protezione civile. La discussione è partita da una analisi della grave situazione del Comune e delle sue Aziende, tramite i dati forniti dall’Amministrazione comunale. Da parte dei rappresentanti del Governo non è stato fatto mistero della difficilissima situazione complessiva con riferimento al quadro economico complessivo nazionale e alle tante vertenze ed emergenze in atto; ciò nonostante, tutti i presenti hanno convenuto sulla specificità e gravità della situazione di Palermo, manifestando l’impegno a mantenere questo tavolo permanente che affronti il problema a 360° gradi, in modo da trovare soluzioni riferite non a singole aziende o singoli gruppi di lavoratori, ma alla garanzia dei servizi per i cittadini e, ovviamente, della forza lavoro necessaria ed indispensabile per quei servizi. Il tavolo che sarà permanente e prevederà delle riunioni periodiche per l’aggiornamento della situazione e la verifica delle soluzioni, ha di fatto inglobato al proprio interno anche il vecchio tavolo tecnico previsto dall’Ordinanza di Protezione civile di maggio, assumendo quindi il compito di valutare, nei tempi più brevi possibili, l’erogazione della seconda tranche di cinque milioni prevista da quella stessa ordinanza. A questo proposito, si è registrata la possibilità e disponibilità della Regione, cui i fondi di protezione civile sono destinati in via diretta, a trasferire le somme al Comune di Palermo immediatamente dopo l’accredito da parte dello Stato, in deroga alle norme del Patto di stabilità. L’avvio dei lavori di questo tavolo nazionale permanente è certamente l’avvio di una nuova fase di dialogo e collaborazione diretta fra l’Amministrazione comunale, la Regione e il Governo, che fa sperare nella possibilità di trovare soluzioni concordate e condivise in tempi ragionevolmente brevi.

14.17 “Questo primo incontro evidenzia la volontà da parte del ministero di affrontare la situazione del comune di Palermo, compresa Gesip – dicono Salvo Barone (Asia), Antonio Mercante (Ugl) e Gianfranco Orlando (Cisas) – attraverso due aspetti: l’istituzione di un tavolo permanente e lla concessione di una deroga al patto di stabilità della Regione. Questo può essere positivo sia dal punto di vista occupazionale, sia dal punto di vista dei servizi perché c’è una città completamente allo sbando”.

14.00 Secondo alcune indiscrezioni, il sindaco Orlando, nel pomeriggio, incontrerà il ministro Corrado Passera per la vicenda Amia. L’incontro si terrà alle ore 16.

13.53 Il governo sarebbe pronto a sbloccare i cinque milioni di euro, ma solo dopo un accordo con la Regione siciliana. Questo quanto riferito dal sindaco Orlando al gruppo di dipendenti Gesip riuniti vicino palazzo Chigi, protagonisti di alcuni tafferugli con le forze dell’Ordine. I dipendenti, arrivati a Roma in mattinata, hanno infatti provato a sfondare un cordone di sicurezza, esasperati dall’attesa, e ne è nato un piccolo parapiglia in cui un delegato Usb è svenuto a causa di un colpo di manganello allo stomaco. Al tavolo, il governo Monti si sarebbe detto pronto a sbloccare la seconda tranche ma solo dopo un accordo con la Regione, dal momento che i dieci milioni di euro, sebbene oggetto di una ordinanza di Protezione civile, sono in realtà fondi europei a disposizione di Palazzo d’Orleans. Per questo la Ragioneria generale dello Stato avrebbe chiesto un accordo che impegni il governo regionale a non bloccare i soldi. Parte dei dipendenti Gesip sta quindi tornando a Palermo, dove domani è previsto un sit in di fronte all’assessorato al Bilancio.

12.38. Sono circa 300 i lavoratori che stanno manifestando davanti a Palazzo Chigi, secondo un comunicato dell’Unione sindacale di base (Usb). ‘Dal 1 settembre i 1.808 dipendenti di questa societa’ pubblica, che svolge per conto del Comune di Palermo servizi cimiteriali, verde pubblico, assistenza ai disabili, custodia di scuole e palazzi comunali e del canile municipale, sono collocati in astensione non retribuita e quindi senza stipendio – si legge nella nota -. A causa dei continui tagli agli enti locali il Comune non è più in grado di assicurare questi servizi. Per far fronte a questa carenza, era stato inserito nel provvedimento relativo alla Protezione Civile del maggio scorso un finanziamento di 10 milioni di euro da erogare in due tranche. Ma il governo dei tagli non ha erogato né la prima
tranche di 5 milioni, già deliberata, né ha provveduto a disporre il finanziamento dei secondi 5 milioni’.    ‘Oggi a Palazzo Chigi si svolge l’ennesimo tavolo di discussione, a cui il sindaco Orlando si presenta con un piano di liquidazione della Gesip a fine 2012 – prosegue il comunicato dell’Usb -, per arrivare alla costituzione di una società
consortile partecipata al 51% dal Comune stesso’. ‘Da fine agosto i lavoratori della Gesip, sostenuti con grande determinazione dall’Usb, che ha forte presenza in questa azienda, hanno manifestato ogni giorno, bloccando il porto, l’autostrada, le vie di Palermo – conclude il comunicato -; una parte di loro sta inoltre occupando la cattedrale e attuando uno sciopero della fame. La cosa certa è che non andranno via da Roma senza un risultato concreto’.

10.31. Un sit-in di lavoratori della Gesip (Gestione servizi impianti pubblici Palermo) è in corso in piazza Montecitorio, a Roma. Alcune decine le persone che partecipano all’iniziativa, secondo quanto si apprende, il cui obiettivo è la difesa dei posti di lavoro. Dal primo settembre i dipendenti della Gesip – che opera per il Comune di Palermo – sono senza stipendio. Oggi a Palazzo Chigi è in programma un tavolo interministeriale sulla situazione di alcune aziende che lavorano per l’amministrazione palermitana. Il sit-in ha provocato la deviazione di alcune linee di bus nel centro di Roma.

PALERMO- In attesa di notizie dalla riunione a Palazzo Chigi, rimane alta la tensione tra gli operai della Gesip che continuano a occupare la cattedrale, da cinque giorni trasformata in dormitorio. Un gruppo di lavoratori sta effettuando un presidio all’esterno del Duomo. “Decideremo se proseguire la protesta o meno – dice Pietro Giannotta della Cisal, in sciopero della fame da giovedì scorso – solo quando conosceremo gli esiti della riunione a Roma”. Quasi 200 lavoratori ieri sono partiti con i pullman per Roma, con l’obiettivo di effettuare un sit-in a Palazzo Chigi. La Gesip ha fermato l’attività il 31 agosto per la scadenza della contratto di servizio col comune di Palermo; per ripartire e garantire almeno un mese di salario ai 1.800 lavoratori servono 5 milioni di euro, fondi assegnati con ordinanza dalla Protezione civile lo scorso maggio ma bloccati.

 


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