Gesip, vicolo cieco senza Cig| Orlando: "Non avremmo i soldi" - Live Sicilia

Gesip, vicolo cieco senza Cig| Orlando: “Non avremmo i soldi”

Orlando scrive a Crocetta per chiedere lo sblocco della Cig per la Gesip e pretende da Roma una nuova convocazione. Ma intanto ammette: "La cassa integrazione è indispensabile, se non verrà attivata sarà tutto vanificato". E i soldi in cassa non bastano: da Roma non arriva un euro e in bilancio non ci sono i fondi.

VILLA NISCEMI
di
3 min di lettura

PALERMO – La cassa integrazione, per la Gesip, diventa oggi più indispensabile che mai: se non partisse, anche la società consortile sarebbe a rischio. A dirlo a chiare lettere il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, nel corso di una conferenza stampa convocata a Villa Niscemi servita per chiedere al nuovo presidente della Regione di intervenire per sbloccare gli ammortizzatori sociali.

E proprio Rosario Crocetta è il destinatario di una lettera inviata anche ai ministri Elsa Fornero e Annamaria Cancellieri e al sottosegretario Antonio Catricalà, nella quale il primo cittadino chiede con forza una riunione al ministero del Lavoro per confermare gli impegni presi in precedenza, alla presenza dei sindacati, e lo sblocco della Cig in deroga nel tavolo regionale con le parti sociali.

Il rischio, infatti, è che a farne le spese sia, oltre ai lavoratori, la costituenda società consortile che dovrebbe assicurare un futuro ai 1800 dipendenti. “Senza l’attivazione della cassa integrazione – ha detto Orlando – tutto viene vanificato. E’ indispensabile attivarla”.

Un automatismo, quello fra attivazione della Cig e società consortile, che si spiega solo con la necessità, da parte di Palazzo delle Aquile, di calmare la piazza il tempo necessario per costituire la Newco che sicuramente avrà tempi più lunghi di quelli previsti (gennaio) e anche dei costi non indifferenti. Perché se è vero che in bilancio sono stati già stanziati 200mila euro come capitale sociale e che gli attuali trasferimenti alle partecipate non cambierebbero, è altrettanto vero che rimarrebbe il buco da 70 milioni chiamato Gesip che andrebbe colmato. E per farlo piazza Pretoria chiede una deroga al governo per la mobilità orizzontale e prevede mille pensionamenti, che farebbero scendere il bacino a ottomila lavoratori. Ma il tutto passa, ovviamente, dall’attivazione della cassa integrazione che adesso è nelle mani del governatore Crocetta. “Il giorno del suo insediamento – ha detto il Professore – abbiamo ripreso con forza l’interlocuzione per Gesip. Noi abbiamo fatto tutto quello che ci era stato chiesto”.

Orlando sa ormai bene, però, che il Comune dovrà fare affidamento solo sulle proprie forze. I soldi da Roma non sono mai arrivati e sembra impossibile che la Regione, già alle prese con i suoi problemi, allenti i cordoni della borsa. Ma anche le casse del Comune sono all’asciutto: “Non abbiamo i 370 milioni che servirebbero per finanziare le partecipate – ha ammesso il sindaco – ecco perché dovremo trovare i soldi in bilancio con una razionalizzazione delle spese che già stiamo attuando. Soldi che però al momento non ci sono”.

L’unica cosa certa, per ora, è che i lavoratori non torneranno in servizio nemmeno a Natale e che, senza Cig, al momento non esiste un piano B. O, per lo meno, non è stato reso noto. L’amministrazione, infatti, starebbe valutando altre vie d’uscita e la proposta di contratti di solidarietà per tutte le partecipate, avanzata dal consigliere dell’Mpa Mimmo Russo, potrebbe rappresentare un insperato salvagente. Un escamotage che verrebbe giustificato, agli occhi dei lavoratori, con la necessità di mettere in sicurezza le aziende, Amia in primis, per la quale si attende la sentenza tra pochi giorni. E solo dopo Orlando incontrerà i sindacati, a cui illustrerà il suo piano fatto da pensionamenti, cassa integrazione, consortile e mobilità orizzontale.

“Potremmo dichiarare subito il default del Comune – ha detto Orlando – e il fallimento delle aziende, dicendo che la colpa è di chi ci ha preceduto. Ma non lo faremo per senso di responsabilità. Invierò presto una missiva ai cittadini e ai lavoratori per spiegare la situazione difficile in cui ci troviamo”.

Circa la possibilità di relazionare al consiglio comunale sulla situazione Gesip, invece, il primo cittadino glissa. “Giovedì si terrà una conferenza dei capigruppo – ha detto – alla quale parteciperà l’amministrazione e nella quale illustreremo cosa stiamo facendo”.

Il convitato di pietra resta, però, il liquidatore Giovanni La Bianca, definito da Orlando il dominus della situazione. “Toccherà a lui scegliere cosa fare – ha detto il sindaco – noi gli suggeriamo la liquidazione giudiziaria, ma poi sarà lui a decidere”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI