Giarre, scandalo bollette telefoniche | Tre le richieste di rinvio a giudizio - Live Sicilia

Giarre, scandalo bollette telefoniche | Tre le richieste di rinvio a giudizio

La Procura di Catania ha chiesto il rinvio a giudizio del dirigente del comune di Giarre Venerando Russo, dell’ex capo di gabinetto Serena Cantale e del vigile urbano Giuseppe Trischitta.

l'accusa è di peculato
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CATANIA. Il sostituto procuratore di Catania, Tiziana Laudani, ha chiesto il rinvio a giudizio per Venerando Russo, dirigente del comune di Giarre, per Serena Cantale, capo di gabinetto dell’ex sindaco Teresa Sodano, e per Giuseppe Trischitta, agente di polizia municipale a Giarre. Tutti e tre sono accusati di peculato d’uso per l’utilizzo del telefono di servizio per fini personali. La vicenda era esplosa nel marzo dello scorso anno quando il consigliere comunale Fabio Di Maria presentò in aula un’interrogazione per chiedere al dirigente dell’area finanziaria Letterio Lipari copia delle fatture delle utenze telefoniche in uso ai dipendenti. Dieci giorni dopo la Guardia di Finanza della Compagnia di Riposto, che ha condotto le indagini, acquisì negli uffici comunali di via Federico II di Svevia le bollette contestate.

Le telefonate ritenute estranee alle esigenze d’ufficio, compiute anche di notte e dall’estero tra l’aprile del 2012 e il febbraio del 2013, sarebbero costate all’ente complessivamente 4300 euro. Contestate a Serena Cantale telefonate per un valore complessivo di 2700 euro, a Venerando Russo di 1000 euro ed infine a Giuseppe Trischitta di 600 euro. Cifre di molto inferiori a quelle emerse in un primo momento. A maggio il ragioniere capo del comune di Giarre Lipari aveva inviato alla commissione una nota nella quale si evidenziava che le cifre stratosferiche delle bollette erano conseguenza di un errore del gestore, a cui già dall’ottobre del 2011 era stato chiesto di disattivare tutti i servizi connessi al traffico Wap. La stessa Telecom aveva riconosciuto all’ente un abbuono di poco più di 29 mila e 500 euro. Per il restante 20% il comune aveva chiesto un ulteriore detrazione.

“Restituirò l’intera somma più gli interessi – ha dichiarato il dirigente Venerando -Russo –. Qualora però dovesse essere riconosciuta la legittimità delle telefonate, tutte compiute in orario d’ufficio, ne chiederò la restituzione. Di contro devo aggiungere che ho sempre utilizzato e continuo a farlo – ha precisato Russo – il mio cellulare privato per questioni lavorative che riguardano il comune di Giarre”.

 


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