Giarre, sparatoria nei pressi del chiosco

Giarre, sparatoria al chiosco: ferito un carabiniere. C’è un fermo

Monsignor Raspanti: "Basta violenza nelle nostre città"
IERI SERA
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3 min di lettura

GIARRE (CATANIA) – Le notizie sono frammentarie. Quello che è appurato è che la notte scorsa, in un chiosco della frazione giarrese di Trepunti, sono stati esplosi alcuni colpi di pistola. Una sparatoria che ha provocato anche il ferimento di un carabiniere.

All’interno del chiosco si era portata una pattuglia dei militari dell’Arma giunti sul posto per raccogliere la denuncia del titolare: minacciato solo poche ore prima da due persone. Si tratta di due soggetti con precedenti alle spalle e avrebbero avuto un conto in sospeso con il titolare del chiosco.

Entrambi si sono presentati in tarda serata al locale e nonostante la presenza dei carabinieri, uno dei due malviventi ha estratto la pistola ed ha esploso – come detto – diversi colpi d’arma da fuoco.

Uno dei proiettili ha ferito di striscio alla testa un carabiniere. Si tratta di un brigadiere che è stato trasportato in ospedale a Giarre, le sue condizioni non sarebbero gravi. I due, invece, sono invece fuggiti via a bordo di un’auto. Ma loro fuga si è già conclusa: sono stati raggiunti dai carabinieri.

La cattura

È stato catturato e arrestato l’uomo che ha sparato diversi colpi di arma da fuoco contro la caffetteria La Briciola di Trepunti. Secondo quanto si è appreso sarebbe il 50enne Giuseppe Marchitto Del Popolo, che era agli arresti domiciliari per detenzione illegale di armi da fuoco. È stato trovato mentre percorreva a piedi la strada che collega Giarre al comune in cui abita, Linguaglossa.

Giuseppe Marchitto Del Popolo era ai domiciliari dopo essere stato arrestato dai Carabinieri nel gennaio del 2023 con il fratello Daniele, di 32 anni, perché trovati in possesso di due pistole calibro 9×21, cariche e con un colpo in canna.

In quell’occasione i militari dell’Arma eseguirono, nei confronti dei due, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip su richiesta della Procura distrettuale etnea che ipotizzava i reati di detenzione e porto in luogo pubblico di armi comuni da sparo, danneggiamento aggravato e violenza privata. 

L’intervento del presidente del consiglio

“Quanto accaduto la scorsa notte a Trepunti ci allarma e ci rattrista profondamente – commenta il presidente del Consiglio comunale di Giarre, Giovanni Barbagallo – Aprire il fuoco in un luogo pubblico, frequentato da moltissime persone, è un fatto di un’inaudita gravità.

Si è sfiorata la tragedia e mi auguro che gli autori vengano puniti con la massima severità. Un pensiero di vicinanza va al Carabiniere rimasto ferito durante la sparatoria, a cui auguro una pronta guarigione, e al titolare dell’esercizio commerciale vittima di questa ferocia insensata.

Voglio esprimere profonda riconoscenza all’Arma dei carabinieri, che per noi tutti rappresenta un punto fermo e imprescindibile, un’istituzione solida e fondamentale che garantisce quotidianamente la nostra sicurezza”.

Monsignor Raspanti: “Basta violenza”

“Sgomento e vicinanza alle vittime coinvolte, in particolare al brigadiere rimasto ferito” sono espressi dall’arcivescovo di Acireale, Antonino Raspanti, sulla sparatoria avvenuta a Trepunti di Giarre.

“Siamo invitati a pregare per la fine della violenza nelle nostre città – afferma mons. Raspanti – è importante, ancora una volta, ribadire la necessità della solidarietà e dell’impegno comune per costruire una società più sicura e pacifica”.


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