Gibellina e la rivoluzione "green" | Un gioiello nella Valle del Belice - Live Sicilia

Gibellina e la rivoluzione “green” | Un gioiello nella Valle del Belice

Una panoramica di Gibellina

Terza puntata del viaggio tra i comuni virtuosi.

Nel Trapanese
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3 min di lettura

PALERMO – In circa dieci mila metri quadrati di territorio è possibile apprezzare giardini con oltre 50 mila piante: tra aranci, ficodindia, pioppi secolari e diverse qualità di agrumi. La media è di circa cinque arbusti per ciascuno dei quattro mila abitanti di Gibellina (Trapani). E all’interno della ridente cittadina immersa nella Valle del Belice, è anche facile notare le oltre 300 “compostiere domestiche” installate all’interno dei giardini residenziali. Ma il verde urbano di Gibellina e le misure ecosostenibili messe in campo dall’amministrazione comunale guidata da Salvatore Sutera, sono arricchite dalla presenza di un “ampio parco ecologico”, gestito direttamente dai contadini residenti, e da un efficiente servizio di raccolta differenziata “porta a porta” (oltre il 60% nel 2015).

“Abbiamo puntato tutto sulla sostenibilità ambientale e sul decoro urbano grazie all’impegno costante della giunta e della comunità cittadina”, spiega il primo cittadino. “Siamo andati incontro anche a critiche e rischi – aggiunge Sutera – ma riteniamo che i risultati ottenuti, in termini di qualità della vita e di flussi turistici, ci stiano dando ampiamente ragione”. Gibellina è quindi un comune-modello per tutela dell’ambiente, salvaguardia del territorio e rappresenta così un “polmone verde” di Sicilia, che tenta di conservare intatta la biodiversità dell’Isola, ma accrescendo al contempo i servizi e la qualità di vita dei residenti, come spiega l’assessore comunale all’Ambiente, Gioacchino De Simone: “Abbiamo lanciato diversi progetti urbani ad impatto zero ed ecosostenibili per sviluppare nuovi servizi per il cittadino attraverso l’abbattimento di costi superflui”.

Un rivoluzione “green” quella del comune di Gibellina realizzata anche grazie a misure semplici ma “condivise con i cittadini”: come il progetto che ha portato nella case di Gibellina bio-compostiere domestiche per il conferimento dell’umido. “I cittadini possono riutilizzare il compost prodotto dagli scarti alimentari per concimare giardini e colture pubbliche e private”, spiega De Simone.

Una attenzione per il verde a 360 gradi, che parte sin dall’attività di diserbo urbano, attraverso un virtuoso meccanismo di riutilizzo delle potature stagionali: “Abbiamo acquistato un trituratore biologico da cui è possibile ricavare ingenti quantità di compost, che possiamo utilizzare per la concimazione del verde pubblico cittadino – sottolinea De Simone -. A Gibellina, infatti, abbiamo completamente abolito il diserbo chimico, con costi minori ma garantendo un servizio efficiente per i cittadini”. Nel paese incastonato nella Valle del Belice, infatti, persino l’illuminazione pubblica è stata completamente rinnovata, per abbattere costi inutili in bolletta: “Attraverso fondi europei abbiamo convertito l’intera rete comunale di illuminazione, circa duemila punti luce, con la tecnologia a led – aggiunge De Simone -. Una scelta che ci ha consentito di risparmiare circa 70 mila euro”.

Infatti, i consumi di luce nel comune di Gibellina sono passati da 200 kW ai soli 80 kW per ciascun anno solare: “Con le risorse risparmiate – conclude l’assessore al ramo – riusciamo a coprire integralmente i costi della manutenzione ordinaria di strade e giardini pubblici”. La cittadina di Gibellina, quindi, come “Mecca” della biodiversità siciliana, ma che intende ampliare ancora il “vede pubblico urbano” e di consentire, inoltre, anche la libera fruizione delle numerose bellezze storico-artistiche presenti nella cittadina: “Gibellina è una città d’arte con un posizione geografica strategica – osserva il primo cittadino -. Nel nostro comune è possibile scoprire il Cretto di Alberto Burri, a Gibellina ‘vecchia’, ma anche immergersi nelle opere del museo di arte contemporanea, oppure – conclude il Sutera – partecipare al festival internazionale delle Orestiadi, un momento in cui teatro, musica e pittura si fondono insieme dando vita ad un evento unico per il panorama siciliano e non solo”.

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