De Canio, è lui l'uomo giusto? | E ora: Sassuolo, Juve e Napoli - Live Sicilia

De Canio, è lui l’uomo giusto? | E ora: Sassuolo, Juve e Napoli

La firma del tecnico di Matera nell'albergo taorminese del patron Pulvirenti. Ma la decisione di cacciare Maran era davvero inevitabile? Intanto, contro il Sassuolo comincia un trittico di fuoco: e c'è out tutta la difesa.

CATANIA. Chi è stato vicino al patron Nino Pulvirenti nel dopo-partita Cagliari-Catania, aveva già capito tutto. La sua espressione arricciata e pensierosa aveva scritto in faccia che l’indomani non sarebbe stata una domenica qualunque. Ha riunito il suo staff di buon ora per un confronto che, ben prima della tarda mattinata aveva già emesso la sentenza: “occorre una scossa, dare quella svolta che Maran non è riuscito a dare”. Si riparte, dunque, da Gigi De Canio con la firma posta a Taormina direttamente all’hotel di proprietà del patron rossoazzurro: contratto di un anno strettamente vincolato, quindi, ai risultati. Quello di De Canio era “il” nome che circolava già da tempo in caso di esonero del tecnico trentino: circolava da così tanto tempo che qualcuno lo aveva addirittura storpiato in Di Canio, tanto che alle falde dell’Etna c’era chi era convinto che stesse arrivando l’ex tecnico del Sunderland, esonerato a sua volta tre settimana fa dai Saints. Ed allora, De Canio. A lui, Pulvirenti affida le sorti di una compagine divenuta all’improvviso solo una bruttissima copia della squadra ammirata la passata stagione, e questo lo sappiamo già. Quello che occorre comprendere è semmai da cosa si riparte: insomma, in che modo dare la scossa. Il tecnico di Matera proporrà una sorta di 4-3-1-2, modulo che si avvicina moltissimo all’assetto costruito da Maran. Già, Maran. Al di là del profilo professionale, certamente il Catania perde un uomo perbene capace di non alzare mai i toni anche quando ne avrebbe avuto il diritto. Un allenatore quasi di altri tempi e che paga più del dovuto l’inizio nerissimo di questo campionato.

LA DIFESA E’ OUT. Prima ancora di capire se De Canio sia o meno l’uomo giusto per invertire la rotta, va detto che domenica al Massimo c’è subito la prova del nove. All’uscita del calendario, quella contro il Sassuolo era vista quasi come una formalità da sbrigare senza patemi d’animo. Ora, quella contro la formazione allenata da Eusebio Di Francesco diventa un crocevia fondamentale. A peggiorare il quadro, ci sono gli infortuni di Bellusci e Spolli; le squalifiche imminenti di Legrottaglie e Alvarez. Insomma, mancherà tutta la linea di difesa: una emergenza sulla emergenza.

IL TRITTICO DI FUOCO. I rossoazzurri tornano al Massimino domenica pomeriggio contro il Sassuolo. Poi, turno infrasettimanale a Torino contro la Juventus e, la domenica dopo, a Napoli contro Higuain e compagni. Un cammino tutt’altro che in discesa.

I TECNICI DELL’ERA PULVIRENTI. Per la cronaca, sono dieci gli allenatori della gestione Pulvirenti da quando, nel 2006, i rossoazzurri sono tornati in Serie A: Marino, Baldini, Zenga, Atzori, Mihajlovic, Giampaolo, Simeone, Montella, Maran, De Canio.


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