PALERMO – La prima di Ballardini è andata bene per tutto il Palermo, al di là di un pareggio che probabilmente lascia ancora l’amaro in bocca. Ed è andata bene anche per Alberto Gilardino, che non ha trovato la via della rete, ma continua ad essere il punto di riferimento dell’attacco dei rosa, nonostante il cambio in panchina. Il bomber biellese, ospite dello store ufficiale del Palermo in via Maqueda, ha incontrato i tifosi accorsi al negozio del club rosanero, soffermandosi inoltre sui miglioramenti visti in settimana: “Contro la Lazio siamo stati determinati e attenti, giocando da squadra compatta. Potevamo portare a casa i tre punti, anche considerato il momento della Lazio, ma pensiamo positivo. Abbiamo fatto un buon punto giocando un buon calcio, ora pensiamo alla Juventus”.
Testa alla Juve, dunque, con la voglia di recuperare quanto perso a Roma. Caccia ad una vittoria che manca da troppo tempo contro i bianconeri, con l’intensità che ha contraddistinto queste settimane di lavoro con Ballardini: “Stiamo lavorando da tre settimane e c’è tempo per migliorare. Credo si siano già viste cose importanti con la Lazio, dove abbiamo cambiato qualcosa a livello tattico. Servirà una grande prestazione sia per noi che per il pubblico di Palermo”. Non sarà facile, contro una squadra in continua crescita, pronta a scalare la classifica dopo il pessimo inizio di stagione: “La Juventus è stata negli ultimi anni la squadra più forte in Italia e anche ieri sera lo ha dimostrato in Europa. Si tratta di una squadra completa in ogni settore, noi ci stiamo preparando bene per affrontarli nel migliore dei modi”.
Per Gilardino sarà anche l’occasione per incontrare nuovamente tanti vecchi compagni, giocatori con cui ha vinto il trofeo più importante della sua carriera, ovvero la Coppa del Mondo. Della spedizione azzurra del 2006 ci saranno l’ex di turno Barzagli e, soprattutto, quel Gianluigi Buffon che continua ad essere ancora un titolatissimo della nazionale di Conte: “Per me è sempre un piacere rivedere Buffon e tanti compagni conosciuti in nazionale. Sembra un ragazzino di vent’anni, merito a lui e a tanti altri che stanno facendo la storia della Juventus”. Nomi importanti che da soli riescono ad alzare l’asticella delle motivazioni, anche per un giocatore che ha vissuto ben altro tipo di partite in carriera: “Questa partita si prepara da sola – conclude Gilardino -. Spero ci siano tanti tifosi palermitani, abbiamo bisogno di loro e serve una prestazione importante di squadra come contro l’Inter. Dopo arriva anche il risultato”.
