Gioele, i resti e l'angoscia|"Viviana non l'ha ucciso" - Live Sicilia

Gioele, i resti e l’angoscia|”Viviana non l’ha ucciso”

Cosa sappiamo fin qui in una giornata molto dolorosa per le speranze di tutti.

Quei poveri resti trovati nelle campagne di Caronia potrebbero essere dunque di Gioele Mondello, il bambino scomparso dopo la morte della mamma, Viviana Parisi. La storia risale al 3 agosto scorso ed è nota: un incidente sulla Palermo-Messina, la mamma che si eclissa con suo figlio, il corpo di Viviana rintracciato nella zona di un traliccio. Un giallo e anche una vicenda penosissima che forse è arrivata a un primo epilogo circa la sorte dei suoi protagonisti. Ma, per avere una parola definitiva e certa sull’identità degli elementi che indirizzerebbero le indagini verso il piccolo bisognerà aspettare altre analisi.

Era circa l’ora di pranzo quando un volontario fra i tanti che in questi giorni hanno dato una mano per cercare tra i boschi ha segnalato che c’era qualcosa, lì, in quel territorio vasto. La notizia è stata rilanciata da giornali, agenzie e tv. Il procuratore di Patti, Angelo Cavallo, si è precipitato sul luogo. Il volontario, secondo la cronaca fin qui disponibile, è un carabiniere in pensione che ha partecipato alla grande battuta di oggi, dopo l’ennesimo appello drammatico su Facebook del padre del bambino, Daniele Mondello.

Quel richiamo, sui social, era stato accorato e invitava chiunque volesse a presentarsi, proprio oggi, mercoledì 19 agosto, per unirsi alle ricerche, come tanti hanno fatto, sommandosi alle forze dell’ordine. Un gesto corale di generosità che mostra quanto l’angoscia abbia toccato il cuore di tutti. Sono arrivate circa trecento persone.

Si sono poi precisati altri dettagli: sono stati scoperti dei resti e una maglietta che sarebbero del bimbo smarrito. La zona del ritrovamento è a circa duecento metri dall’autostrada a una certa distanza da dove è stato rivenuto il cadavere della mamma, Viviana Parisi. Ma sarà verosimilmente necessario l’esame del Dna per sciogliere davvero i dubbi che rimangono.

Incalzato dai cronisti, papà Daniele, prima che iniziasse la camminata palmo a palmo per Gioele, aveva detto: “Viviana non l’avrebbe mai ucciso, dobbiamo trovarlo”. Questo l’ultimo grido del suo cuore di padre.

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