Giornata della Memoria, Liceo Cutelli cointitolato a Carmelo Salanitro - Live Sicilia

Giornata della Memoria, Liceo Cutelli cointitolato a Carmelo Salanitro

Il docente della scuola morto nel campo di concentramento di Mauthausen il 24 aprile 1945.

Il Prefetto Maria Carmela Librizzi ieri ha celebrato la Giornata della Memoria, in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti, presso l’Aula Magna del Liceo Ginnasio “Mario Cutelli”, in coincidenza con la cointitolazione dell’Istituto al prof. Carmelo Salanitro, docente della scuola morto nel campo di concentramento di Mauthausen il 24 aprile 1945

La cerimonia è stata condotta da Salvo la Rosa, alla presenza delle Autorità civili, militari e religiose della provincia nonché di una rappresentanza di docenti e studenti del Liceo. Sono state, altresì, collegate in streaming altre scuole cittadine e della provincia

All’inizio della manifestazione è stato letto dalla Preside del Liceo Cutelli, prof.ssa Elisa Colella, il messaggio di saluto alla Scuola e di apprezzamento per l’iniziativa della Sen. Liliana Segre, testimone e sopravvissuta a quello sterminio, che ha ribadito l’importanza della memoria, quale parola chiave che “… se esercitata ci permette di mantenere in buona salute la democrazia”.

Invito che il Prefetto ha ripreso nel suo intervento, sottolineando che la shoah non è stata uno sterminio ma lo sterminio di 6 milioni di ebrei. “Un evento senza paragoni. Ecco perché l’obbligo della memoria”.

Il Prefetto ha, inoltre, evidenziato come oggi più che mai sia fondamentale celebrare questa giornata, proprio la cronaca di questi giorni ne sottolinea l’attualità e la necessità. A Livorno un ragazzino di 12 anni è stato insultato e colpito con calci e sputi da due ragazzine coetanee perché ebreo. La vicenda è grave per le espressioni usate dalle due ragazzine e per il fatto, denunciato dal padre della vittima, che nessuno è intervenuto in difesa del figlio. In questo senso il Prefetto ha richiamato ad una responsabilità collettiva, esprimendo preoccupazione per i dati forniti dal segretario generale dell’ONU che ha denunciato che appena metà degli adulti nel mondo ha sentito parlare dell’olocausto nonché per le relazioni dell’osservatorio sull’antisemitismo che ha segnalato che da tempo non venivano registrati sei casi violenti in un anno e che nel 2021 sono stati raccolti 5500 post e discussioni on line con contenuti antisemiti.

In linea quindi con il messaggio della senatrice Segre il Prefetto ha invitato a non abbassare la guardia e a coltivare la memoria con la testimonianza, la ricerca storica e con l’insegnamento nelle scuole e nelle università. Nel richiamare l’opera di pPrimo Levi scrittore e chimico sopravvissuto al campo di concentramento di Auschwitz, il Prefetto ha posto in capo alle istituzioni, alla scuola e alla società civile l’obbligo di non stancarsi mai di insegnare il rispetto degli altri, il rifiuto della guerra e soprattutto a non voltarsi dall’altra parte e ad essere indifferenti di fronte alle ingiustizie.

“Dobbiamo fare memoria” e per questo è importante celebrare il giorno della memoria in una scuola nella considerazione, ha concluso il Prefetto, che inevitabilmente verrà un giorno in cui non si potrà contare sui ricordi dei sopravvissuti ai campi di sterminio e “dovete essere voi ragazzi quei ricordi e quelle parole.

In questa cornice si sono svolti gli interventi degli altri relatori che hanno portato testimonianze sulla figura e sull’opera del prof. Carmelo Salanitro, in particolare la prof.ssa Giuseppina Palella, presidente ANPI, il Prof. Rosario Mangiameli, Ordinario di Storia Contemporanea dell’Università di Catania, la dott.ssa Maria Torrisi e il sig. Domenico Stimoli portavoce di Maria Scavuzzo Salanitro, nuora del prof. Carmelo Salanitro che ha letto una lettera inviata da quest’ultimo alla madre mentre si trovava in prigione.

Toccanti e significative sono state le performances del Laboratorio teatrale e del Coro dei ragazzi del Liceo.

Il Prefetto ha, quindi, consegnato le medaglie d’onore, ai familiari di quattro cittadini italiani, militari e civili, deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra nell’ultimo conflitto mondiale, Achille Caltabiano, Salvatore Incorpora, Salvatore Pappalardo, Francesco Raineri.

Infine nel cortile dello stesso istituto è stata scoperta la targa di intitolazione a Carmelo Salanitro.


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