PALERMO – Una giornata per celebrare il prestigio del foro palermitano e l’autonomia e l’indipendenza dell’Avvocatura. È stata questa la finalità della “Terza giornata dell’orgoglio dell’appartenenza all’Avvocatura e dell’accoglienza dei giovani” che si è svolta nel teatro Politeama di Palermo , nel corso della quale è stata premiata Lucia Annibali, avvocato e deputato del Pd, sfregiata al viso, nel 2013, dall’acido muriatico lanciatole contro da due uomini mandati dal suo ex fidanzato.
A fare gli onori di casa è stato il presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Palermo Francesco Greco, che ha fortemente voluto l’evento nel quale sono stati premiati per meriti speciali gli avvocati Ignazio Caramanna, Alberto Polizzi e Nicola Giudice, la scrittrice Simonetta Agnello Hornby e il giurista Guido Alpa.
Il premio ad Annibali è stato conferito dal presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè. “Lucia Annibali – ha detto – ogni giorno dimostra una grande forza d’animo e una straordinaria intelligenza quando chiede di non parlare piu’ di quanto le è successo, ma del futuro, perché vuole guardare avanti. Continua – ha concluso il presidente dell’Ars – a reagire con vigore, e pensa ogni giorno a come ottenere un risultato migliore rispetto a quello già raggiunto”.
In prima fila tra i presenti c’erano l’assessore al Territorio Totò Cordaro, il capogruppo di Diventerà Belissima Alessandro Aricò e l’assessore all’Economia Gaetano Armao che ha potuto applaudire il padre Liborio che nella cerimonia è stato premiato con per i sessant’anni di appartenenza all’Avvocatura.
Nel corso della cerimonia, condotta dalla giornalista palermitana Elvira Terranova, infatti, sono stati premiati gli avvocati che hanno maturato cinquant’anni e sessant’anni di carriera e gli avvocati iscritti al Foro di Palermo che si sono contraddistinti in funzioni istituzionali dell’Avvocatura nonché in funzioni sociali o pubbliche. Tra i premiati anche Federica Catalano a cui è stata consegnata la “Toga d’Oro” per aver ottenuto il migliore risultato nell’esame di abilitazione dell’ultima sessione. La cerimonia si è conclusa con la lettura da parte di trenta nuovi avvocati dell’ “impegno solenne” davanti al presidente dell’Ordine degli avvocati e all’intero Consiglio.
Alla cerimonia hanno partecipato anche il coordinatore dell’Organismo congressuale forense, Giovanni Malinconico, il presidente della Federazione degli Ordini forensi d’Europa, Michele Lucherini e il presidente del Consiglio nazionale forense, Andrea Mascherin. Quest’ultimo dal palco ha ricordato come il rischio crescente della sovrapposizione fra l’avvocato e l’imputato possa comportare la negazione del diritto alla difesa di ciascun cittadino. Infine Mascherin ha ringraziato il presidente distrettuale Francesco Greco per avere realizzato “un evento che sottolinea la consapevolezza della professione forense, la professione – ha detto – umanista chiamata a investigare l’umano e a metabolizzare il dolore”.
Ecco gli avvocati che hanno raggiunto il traguardo dei 50 anni di professione: Antonino Aricò, Ciro Avella, Girolamo Calandra, Antonino Ciprì, Giacomo D’Asaro, Francesco Di Carlo, Riccardo Mancuso, Salvatore Meli, Epifani Messina, Cesare Montante, Giandolfo Redini, Raffaele Restivo, Sebastiano Sanguedolci, Antonino Torregrossa, Marcello Vegna.
Sessant’anni di professione per Liborio Armao, Vincenzo Lucia, Giustino Moscone Piazza.