Giro d'Italia 2017 in Sicilia | Che vette per le due tappe isolane - Live Sicilia

Giro d’Italia 2017 in Sicilia | Che vette per le due tappe isolane

Cefalù-Etna e Pedara-Messina per vedere la corsa rosa sull'isola: asperità e difficoltà delle frazioni.

PALERMO – Tempo di presentazione per il Giro d’Italia che, come abbiamo già avuto modo di vedere, tornerà in Sicilia. Due tappe nell’edizione numero 100 nella corsa rosa, organizzata dalla Gazzetta dello Sport. Due frazioni che vanno a toccare soprattutto la zona nord-orientale dell’isola: la prima prenderà il via sullo splendido litorale di Cefalù per poi attraversare la zona est fino a raggiungere dopo 180 chilometri il Rifugio Sapienza, il punto più alto dell’Etna che può essere raggiunto dai civili. La frazione successiva, la quinta della corsa a tappe più importante d’Italia, partirà da Pedara, sempre ai piedi del vulcano etneo, per poi arrivare al traguardo di Messina dopo 157 chilometri.

Davvero pirotecnica la tappa numero 4, quella che – forse per la prima volta – vedrà la carovana rosa impegnata in una tappa con arrivo in salita nella nostra Sicilia. La partenza da Cefalù e il transito su alcuni comuni sul mare, come Castel di Tusa, Santo Stefano di Camastra e Marina di Caronia, faranno soltanto da antipasto verso la prima vetta di giornata. Si arriva a Portella – Femmina Morta dopo oltre 89 chilometri, per un Gran Premio della Montagna che potrebbe già fare selezione. La discesa verso la provincia di Catania, con il transito attraverso comuni caratteristici come Bronte, Adrano e Biancavilla, prima dell’avvicinamento all’Etna. Si passa da Nicolosi per poi arrivare al vero attacco della salita. Diciassette chilometri e mezzo da fare tutti con il naso all’insu, con un dislivello medio del 6,2% e alcuni punti davvero duri, che metteranno a dura prova le gambe dei corridori. L’arrivo al Rifugio Sapienza potrebbe rappresentare un primo snodo nella corsa al trofeo di Milano.

Poche ore dopo, i corridori potranno sciogliere le gambe e recuperare le energie, visto che almeno all’apparenza la quinta frazione del Giro d’Italia non presenta insidie. Si resta in zona etnea ma decisamente più in basso, con il punto di partenza fissato a Pedara. Ci si allontana in maniera graduale dal vulcano per poi raggiungere il Gran Premio della Montagna di terza categoria (la più bassa) fissato a Fornazzo dopo 37 chilometri e mezzo. Si scende fino a Piedimonte Etneo, poi si sale ancora leggermente verso Castiglione di Sicilia e poi ancora discesa verso il litorale ionico della provincia di Messina, con alcune località dalla forte attrazione turistica e con un sapore già abbastanza forte d’estate: Giardini Naxos, Taormina e Letojanni introducono alla “salita” della Sicilia verso la punta nord-orientale. E dopo 157 chilometri si giunge a Messina, per una tappa che con ogni probabilità premierà gli artisti dello sprint. Un Giro che toccherà buona parte dello Stivale, con quattro arrivi in salita e cinque tappe di montagna. La chiusura sarà a cronometro, con una tappa speciale dall’autodromo di Monza sino in piazza Duomo a Milano. Nessuna passerella, la corsa rosa terrà col fiato sospeso sino all’ultimo.


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