Giunta, c'è un "caso Apprendi" | Pd: braccio di ferro con Crocetta - Live Sicilia

Giunta, c’è un “caso Apprendi” | Pd: braccio di ferro con Crocetta

Il governatore vorrrebbe inserire l'ex deputato nell'esecutivo. Ma qualcuno, tra i democratici, ammonisce: "Crocetta vuole solo tecnici? Bene, allora non faccia eccezioni". "Dire 'no' agli eletti è sbagliato" ha ribadito il segretario regionale Lupo.

PALERMO – O tutti, o nessuno. I leit motiv adesso è questo. Nelle ore più calde per la formazione del governo regionale, non c’è tempo e spazio per i “distinguo”. Nemmeno nel Partito democratico, che sembra essere d’accordo su un punto: o in giunta entrano anche i “politici”, o si accetterà una giunta puramente tecnica, purché “di alto profilo”. Ma in quest’ultimo caso, non ci potranno essere eccezioni.

E il riferimento va a uno dei papabili per l’ingresso in giunta. La nomina di Pino Apprendi nell’esecutivo di Crocetta è stata caldeggiata anche da circa duecento tra sindacalisti, pensionati, operai, impiegati, professionisti e casalinghe. Una “spinta” che ricorda un po’ proprio quella che lanciò Rosario Crocetta nella corsa verso Palazzo d’Orleans. Una “candidatura”, quella di Apprendi, che si fonda sul riconoscimento dell’ottimo lavoro svolto durante l’ultima legislatura all’Ars.

Ma l’ex vicepresidente della commissione Attività produttive, sulla via che porta alla giunta, potrebbe finire per essere il bersaglio del “fuoco amico”. Di una regola “non scritta” che starebbe convincendo le anime del partito: Crocetta non vuole politici in giunta? Bene, allora “niente eccezioni”. E qualche esponente democratico, sottovoce, precisa meglio il concetto: “Un’eccezione è qualcosa che accade una volta su mille. ‘Una su sei’ non è affatto un’eccezione”.

E già il “passo indietro” di Beppe Lumia qualche giorno fa, sembrava in qualche modo suggerire questa operazione. “Lumia – diceva in quei giorni Crocetta – vuole aiutarmi a risolvere i problemi, non a crearne di nuovi”. E il “nuovo problema” sarebbe stato proprio quello: la presenza di un “politico” avrebbe rinvigorito le aspirazioni degli altri deputati democratici che aspiravano a un posto nel governo.

La voce “ufficiale” del partito, il segretario regionale Giuseppe Lupo oggi ribadisce: “Il Pd esprimerà nella propria autonomia, che rivendichiamo, una rappresentanza politica per la giunta. Poi, siamo pronti ad ascoltare le idee del governatore e provare a sintonizzarci con lui. Ma non si deve commettere il grosso errore di considerare ‘competenti’ solo le persone che non si sono mai candidate, e ‘non competenti’ persone che hanno ottenuto diecimila voti alle ultime elezioni. Quella di Crocetta, – ha aggiunto – ritengo sia una pregiudiziale sbagliata. Ma ci siederemo e discuteremo. Abbiamo vinto queste elezioni grazie alla collaborazione tra il governatore e le forze politiche che sono al governo. Ritengo quindi che alla fine non ci sarà disaccordo”.

E a pensarla come Lupo è anche Antonello Cracolici, che ieri ha ammonito: “La rivoluzione si compie anche grazie all’aiuto del parlamento”, così come gli esponenti della corrente di “Innovazioni”, che “vantano” tra le proprie fila il candidato più votato alle ultime elezioni regionali: Franco Rinaldi, caso “rarissimo” nell’ultima competizione elettorale di deputato in grado di sfiorare le ventimila preferenze. Ma il governatore ha ribadito: la giunta la faccio io, e sarà giunta “di alto profilo”, una scelta “plaudita” dal dirigente nazionale del partito Maurizio Migliavacca che però ha invitato Crocetta “a lavorare sì a una giunta di ‘alto profilo’, ma senza usare bilance e bilancini”.

Ma insieme alla “temperatura”, in queste ore, sale anche la voce di parte del Pd che chiede: “O tutti, o nessuno”. O entrano i politici, o non si fa nessun distinguo. Nemmeno per Pino Apprendi. Che incontrerà, nel pomeriggio, il governatore. Quest’ultimo potrebbe, a malincuore, spiegargli di “non poter fare alcuna eccezione”. Un’eccezione, infatti, spiega un autorevole esponente democratico “è una cosa che accade una volta su mille”. E non è questo il caso.


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