Marino entra in squadra | Non ci sarà Lumia - Live Sicilia

Marino entra in squadra | Non ci sarà Lumia

Confronto nella Capitale con le segreterie regionali e nazionali di Pd e Udc. Le somme si tireranno tra una settimana. Ma a Live Sicilia il neopresidente dice di volere assessori che non siano anche deputati. Con una eccezione. E su Lumia: "Non è interessato a far parte del governo: mi ha detto che vuole aiutarci a risolvere i problemi, non a crearne di nuovi".

Giuseppe Lumia

ROMA –  Un faccia a faccia sereno e ancora interlocutorio. Un confronto di un’ora e un quarto a Palazzo Madama “per parlare dei problemi della Sicilia”, racconta chi c’era. Ma anche per cominciare il confronto sulla composizione della squadra di Rosario Crocetta. Con il neogovernatore c’erano i segretari regionali di Pd e Udc, Giuseppe Lupo e Gianpiero D’Alia. All’incontro erano presenti anche il segretario nazionale dell’Udc Lorenzo Cesa, il coordinatore della segreteria nazionale del Pd Maurizio Migliavacca e i responsabili Enti Locali dei due partiti Davide Zoggia e Mauro Libè.

Un vertice interlocutorio, come si evince dal comunicato stampa diramato alla fine del confronto. “Nel corso della riunione – si legge nella nota – è stato espresso l’apprezzamento per il lavoro svolto dal neo-presidente e ribadita la necessità di coinvolgere, anche a livello nazionale, le forze della coalizione a sostegno dell’azione del presidente Crocetta per affrontare la grave crisi economica e sociale che colpisce la Sicilia”.

Insomma, si gioca in squadra tra Palermo e Roma. E proprio a Roma ci si rivedrà la settimana prossima, dopo che i segretari regionali svolgerano una ricognizione con i gruppi parlamentari e i segretari provinciali dei partiti, per definire i nomi da proporre, anche in vista dell’elezione del presidente dell’Ars.

L’orientamento, ribadito da Crocetta e accolto dai suoi interlocutori, è quello “di dar vita, in tempi brevi, a una giunta regionale composta da assessori di alto profilo e di elevata competenza in grado di realizzare un programma condiviso di riforme, che sappia coniugare le esigenze di risanamento economico-finanziario con il rilancio dello sviluppo produttivo e con particolare attenzione al tema del lavoro e della legalità”.

“Alto profilo” non significa necessariamente governo tecnico. Ma non c’è dubbio che Crocetta pensi a una squadra che attinga molto all’esterno dei confini tradizionali della politica. E così, dopo i primi due nomi ufficializzati, Lucia Borsellino e Franco Battiato, il terzo sarà quello del magistrato catanese Nicolò Marino, che ha sciolto le riserve e domani sarà della partita. A lui andrà la delega all’Energia.

“Non chiamiamoli tecnici, per carità”, precisava Crocetta a Live Sicilia prima di entrare in riunione, non escludendo necessariamente la militanza o l’appartenenza a una forza politica, ma sottolineando un primo “distinguo”. Non da poco. “In giunta dovranno entrare persone – dice – che al momento non ricoprono altri incarichi. Dobbiamo lavorare sodo, e gli assessori dovranno concentrarsi solo sull’attività di governo”. Così, ecco che in un momento cadrebbero le candidature di Lino Leanza e Antonello Cracolici, di Nino Dina e Nello De Pasquale. Servono assessori “full time”, insomma. “Che poi – aggiunge Crocetta – potranno certamente essere ‘di area’. Magari graditi ai partiti. Ma non credo possano essere contemporaneamente deputati regionali”. Un tema, questo, che non sarebbe entrato nel vertice romano del pomeriggio.

In giunta, quasi certamente non sarà presente nemmeno Beppe Lumia: “Ve la dico tutta: Lumia mi ha detto esplicitamente che non ha alcun interesse a entrare nell’esecutivo. Secondo me avrebbe avuto requisiti per farne parte, ma mi ha detto che vuole aiutarci a risolvere i problemi, non a crearne di nuovi”. E nella compagine di governo, al momento, non è così certo nemmeno il nome del futuro assessore all’Economia. L’ultimo, in ordine di tempo, quello di Paola Casavola, considerata vicina al ministro Barca: “Non so chi sia”, taglia corto Crocetta. Che prevede una sola eccezione, al momento, alla regola degli “assessori non deputati”. “Mariella Maggio – dice – penso che possa fare l’assessore. In fondo, ha solo sfiorato i partiti”.

Un caso isolato, quello della Maggio. L’idea di Crocetta, infatti, è quella di non “pescare” per la compagine di governo, tra i 39 deputati dell’Ars a sostegno del nuovo esecutivo. Un’impostazione che potrebbe rimettere in gioco anche qualche candidato rimasto fuori dall’Ars alle ultime elezioni. “Bisogna lavorare a una giunta di alto, altissimo profilo – insiste Crocetta -. In modo che possa convincere anche altre ‘fette’ dell’Ars”. Tra queste, quella che fa capo ai “malpancisti” del Partito dei Siciliani. A cominciare da Nicola D’Agostino: “Se vorrà sostenere i nostri atti – dice il governatore – ben venga. Ho già aperto anche a Francesco Cascio. Perché no? Dobbiamo capire che oggi in Sicilia sta accedendo un fatto nuovo: i partiti stanno andando verso una chiara destrutturazione. Non saranno più uguali a quelli che erano prima delle elezioni. Mi riferisco all’area degli autonomisti, ma anche al Pdl, ad esempio, che non credo rimarrà intatto dopo la sconfitta elettorale”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI