MASCALUCIA – Il suo è più di un semplice endorsement, volto a sponsorizzare la “causa” del candidato sindaco Fabio Cantarella. Quella di Giusi Malato, ex campionessa di pallanuoto, pluripremiata in ambito nazionale ed internazionale, è la convinta adesione ad un progetto che definisce “concreto e assolutamente vincente”. Un curriculum sportivo alle spalle di rilevante pregio, due mondiali, quattro europei, quattordici scudetti, sei coppe dei campioni e il premio Calottina d’oro nel 2003 come migliore pallanuotista del mondo, oltreché due titoli da coach alle spalle, Giusi Malato è oggi una stimata collaboratrice della società Calcio Catania per ciò che attiene alle piscine di proprietà del club rossazzurro all’interno del centro sportivo Torre del grifo. Ad impreziosire una carriera sportiva con i fiocchi, il conferimento dell’ordine di Cavaliere, conferitole dall’ex presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi nel 2003.
“E pensare che non volevano assegnarmi l’onorificenza – precisa Giusi Malato non senza una dose di polemica – in quanto donna . Eppure ci spettava e mi sono battuta con insistenza per ottenerla”. La Malato ha tentato di sfondare anche in politica, così come era solita fare brillantemente nei palazzetti sportivi in costume e cuffia da pallanuotista, diversi anni fa, ma con risultati non soddisfacenti. “Tentai di dare il mio apporto in politica cinque anni fa circa – ricorda la Malato – ma per via della scarsa serietà di alcuni soggetti politici, non riuscii a spuntarla. In buona sostanza, mi accorsi mio malgrado che avevano deciso di farmi candidare solo ed esclusivamente perché il mio nome serviva loro in qualità di “riempi lista”. In quel momento esatto decisi categoricamente di non ricandidarmi dal momento che non mi va di perdere tempo e soprattutto non sopporto di essere considerata un soggetto poco serio. Dopo aver incontrato Cantarella, aver letto il suo programma amministrativo e alla luce dei numerosi problemi che caratterizzano oggi la cittadina pedemontana nella quale risiedo, ho deciso di cambiare registro e provare a cambiare veramente lo “status quo” del nostro paese”. Con quale lista si candida alle prossime amministrative in programma i prossimi 9 e 10 giugno? “Con il Pdl, partito in cui credo, e lo dico chiaramente senza ritrosie o infingimenti”. Com’è avvenuta allora la folgorazione che l’ha indotta a candidarsi tra le fila del Pdl a sostegno dell’avvocato Cantarella? “Qualche mese addietro Fabio mi ha avvicinato illustrandomi il suo programma elettorale. Non mi fece promesse né adulazioni. Mi domandò soltanto se lo trovava un buon programma, se fosse manchevole di qualcosa e se fossi disposta a sostenere in qualità di consigliere il suo progetto politico. Fui subito attratta dalle sue idee e dalla sua concretezza. Così ruppi la promessa che avevo fatto a me stessa di non scendere più in politica e abbracciai con piena convinzione il suo programma”.
Che idea si è fatta di Fabio in termini personali e professionali? “Si tratta di una persona leale, corretta, ma soprattutto genuina e concreta. Per ciò che concerne la sua veste di politico, mi ha affascinato l’efficacia che trasuda dal suo programma”. Un progetto del programma di Cantarella che l’ha convinta in particolare? “Potrei parlare di rivalutazione e valorizzazione delle attività e delle manifestazioni a carattere sportivo o del Palazzetto dello sport, ma mi ha convinto soprattutto il progetto relativo al randagismo e al cimitero dei cani, in grado di fare ordine in una materia su cui c’è molta confusione e che merita di essere adeguatamente disciplinata e regolamentata”.