CLAUDIO CECCHETTO: “Ti auguro di fare tutto quello che hai fatto in questi 50 anni, in cui non hai mai avuto una defaillance, semmai solo qualche piccola incertezza. Continua ad essere lo showman più forte che abbiamo, che fa ridere e pensare. Sarà difficile che per i prossimi 50 anni possa rinascere uno come te. Mi viene in mente sempre la prima impressione che ho avuto a quella cena a Milano, nel 1988, quando il fratello di Lorenzo, Bernardo Cherubini, ci ha presentati. E’ stato amore artistico a prima vista. Ho notato prima il talento, poi la persona, la faccia che aveva quel talento: è stata la prima e unica volta che mi è successo, di solito accade il contrario. Eravamo in tanti a quella cena ma obiettivamente il mattatore eri tu, lo stesso di oggi. Non avevi bisogno di crescere ma solo di essere conosciuto. L’augurio lo faccio all’Italia, che lui resti qui, che l’estero non ci rubi un talento così e esplosivo e internazionale. E forza Inter!”.
PIPPO BAUDO: “I 50 anni non li dimostri. Meno male, buon per te Credo che tu debba dare ancora tanto. Sei una potenza naturale dello spettacolo, un ragazzo eccezionalmente dotato. Spero che torni presto in tv perché sei un personaggio unico. Il mio più grande rammarico averti scartato a quel provino!”.
IGNAZIO LA RUSSA: “Digiamolo. Non sei più un ragazzino neanche tu ma l’importante è continuare a scherzare e avere un modo di pensare giovane. Lo dico senza piaggeria ma io mi sento come te, mi faccio un complimento da solo, digiamolo. Persone come noi invecchiano solo all’anagrafe. Se l’Inter fa la tripletta (Coppa Italia, campionato e Champions) ci togliamo 10 anni di dosso, sia io che te!”.
MAURIZIO COSTANZO: “Per me rimani sempre nell’età in cui ti ho conosciuto, dopo il karaoke, quando abbiamo iniziato a lavorare insieme. Già allora dicevo che eri più bravo di Walter Chiari e oggi lo confermo perché improvvisi ancora meglio di lui e in più sai ballare. Auguri per questi splendidi 50 anni, che in realtà sembrano 30, a dimostrazione che la vita media si è allungata.”.
CLAUDIO BAGLIONI: “Auguri Rosario. Nel nome un destino. Sotto le dita un altro grano di questa misteriosa collana della vita. Tre o quattro li abbiamo contati e cantati insieme. Noi del 16 maggio”.
MARCO BALDINI: “Fiore, a 50 anni è ora di mettere la testa a posto e di trovarsi un lavoro serio, tipo impiegato delle poste o cassiere in banca. E te lo dice uno che a 50 anni ha messo la testa a posto!”.
