Gli autonomisti: "Per la Sicilia |indipendenza economica" - Live Sicilia

Gli autonomisti: “Per la Sicilia |indipendenza economica”

Gaetano Armao

Incontro a Palermo in occasione della ricorrenza dell’anniversario dell’Autonomia siciliana. Presenti il presidente del C.a.s.s. Roberto La Rosa e l’ex assessore regionale all’economia Gaetano Armao. "Statuto da rilanciare, la Regione oggi non rispetta la festa dell'autonomia". I VIDEO DELLA MANIFESTAZIONE: PT1 - PT2 - PT3 - PT4 - PT5 - PT6 - PT7.

Il Comitato autodeterminazione
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PALERMO – Razionalizzare il petrolio, defiscalizzare il prezzo della benzina, attuazione degli articoli 36, 37 dello statuto siciliano e attuazione di una giusta pressione fiscale. Sono queste alcune delle idee che porta avanti il ‘Comitato autodeterminazione Sicilia Stato’, nato nel 2008, e che si è riunito all’hotel Wagner di Palermo per rendere omaggio alla festa dell’autonomia siciliana.

“Abbiamo organizzato questa giornata per rendere edotta l’opinione pubblica della situazione attuale dello statuto siciliano – ha affermato l’avvocato Roberto La Rosa, presidente del C.a.s.s. – il nostro statuto è una vera e propria costituzione e consente alla Regione Sicilia di esercitare i propri poteri come se fosse uno stato vero e proprio, tranne che in materia di politica estera e di difesa”.

Il C.a.s.s. rivendica la possibilità che la Sicilia, in materia economica, si renda indipendente dal resto dell’Italia. “Perché la Sicilia, che è una regione a statuto speciale, deve essere trattata come se fosse una colonia? Perché il nostro petrolio appartiene alle multinazionali? – ha continuato La Rosa – La Sicilia deve essere il punto di forza dell’Italia, non deve essere una colonia. Oggi che è la festa dell’autonomia siciliana non abbiamo nulla da festeggiare perché lo statuto siciliano non viene applicato”.

Dunque, secondo il C.a.s.s., bisogna rilanciare lo statuto siciliano e bisogna rilanciare l’economia siciliana; le industrie che lavorano in Sicilia devono pagare le tasse in Sicilia. Il modello al quale si ispirano è quello della Catalogna, dove nel 2014 si terrà un referendum sull’autodeterminazione.

“Quello che chiediamo – ha proseguito il presidente del C.a.s.s. – è che tutti i 43 articoli dello statuto vengono applicati. La battaglia per l’autonomia è la battaglia del popolo”.

Ma l’intento del C.a.s.s. non ha una natura soltanto economica ma anche culturale, e l’auspicio è che nei prossimi anni il giorno dell’autonomia siciliana non sia un giorno di vacanza, ma diventi un giorno in cui tutti gli allievi dall’asilo, alle scuole superiori si occupino soltanto della storia della nostra terra.

“Non è ammissibile che i ragazzi della Sicilia non sappiano niente dei vespri siciliani e dei fatti che hanno portato alla nostra autonomia – ha concluso La Rosa – a nome del C.a.s.s. faccio la proposta di far sì che la festa dell’autonomia siciliana diventi una giornata dedicata alla storia della Sicilia e che non sia un giorno di vacanza”.

“Oggi in Sicilia non ci sarà nessuna iniziativa pubblica che ricordi i fatti dell’autonomia siciliana – ha affermato l’ex assessore regionale all’economia Gaetano Armao – ci sarà soltanto un concerto in una villa privata per poche persone invitate. Non è questo, secondo me, il modo di rispettare la memoria di chi ha lottato per ottenere lo statuto”.

Anche il deputato all’Ars Vincenzo Figuccia ha affermato che quello di oggi, è un triste anniversario dello statuto siciliano. “la possibilità che le tasse versate dalle imprese siciliana rimangono qui si è vanificata. Noi chiediamo che venga applicato seriamente l’articolo 37”.

Infine non sono mancate riflessioni sull’assenza di alcune testate giornalistiche che hanno deciso di non prendere parte alla conferenza nonostante l’invito. “La stampa ci ignora – ha concluso La Rosa – non esiste soltanto l’omertà della mafia, esiste anche l’omertà dei mass media. Alcuni giornali non vogliono far conoscere al popolo siciliano che per questa terra c’è una via d’uscita”.


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