La nuova manovra economica porterà in Italia una nuova riforma del sistema pensionistico. Sotto spinta del vice premier leghista Matteo Salvini, il Governo dovrebbe inserire in finanziaria la somma di sette miliardi di euro per garantire una revisione della legge Fornero, rendendola più flessibile. Si tratterà della cosiddetta “quota cento”, che permetterà agli italiani di andare in pensione con 38 anni di contributi, già a 62 anni di età.
Questo traguardo a tre cifre costituirà il limite minimo, la base per ottenere l’assegno pensionistico: presupponendo l’accumulo dei 38 anni di contributi, un lavoratore di 63 anni raggiungerà quota 101, uno di 64 anni arriverà a quota 102 e così via.
Prevista inoltre una revisione dell’opzione donna e dell’Ape Volontario, alcune fra le misure introdotte durante gli ultimi due governi. Si potrà andare anticipatamente in pensione fino a un massimo di cinque anni prima, senza incorrere nella riduzione all’assegno attualmente prevista: stop sia alla decurtazione annuale dalla pensione pari all’1,5%, sia al ricalcolo contributivo.
