Grande buco dei Poteri speciali |Nessun fondo per gli espropri - Live Sicilia

Grande buco dei Poteri speciali |Nessun fondo per gli espropri

Le sentenze derivano in larga parte dagli espropri eseguiti nei primi anni 2000, sindaco Umberto Scapagnini. Una spada di Damocle che potrebbe superare di gran lunga i dieci milioni di cui si legge nella lettera dello studio D'Alessandro. Di cui sono ben consapevoli assessore e consiglieri comunali.

debiti fuori bilancio
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CATANIA – Sarebbero molti di più. I debiti successivi a esproprio sarebbero superiori ai dieci milioni di cui si legge nella lettera dello studio D’Alessandro, recapitata a Palazzo degli Elefanti il 12 dicembre (LEGGI QUI), che infatti sarebbero relativi a più di un esproprio e a più di una sentenza. Altre ne arriveranno negli anni, come sa bene l’assessore al Bilancio Girlando che, aveva manifestato le proprie preoccupazioni in merito, rivolgendosi direttamente all’aula in occasione della votazione del Rendiconto del 2014. “Il problema degli enti locali nel trovare equilibrino, non sta nelle partecipate – aveva detto: l’unica mina vagante che hanno i bilanci dei comuni sono le sentenze passive passate in giudicato per fatti che risalgono a tempi passati. In particolare da espropriazioni e per lavori pubblici. Quando ci troviamo di fronte a un debito fuori bilancio che viene esitato adesso, si tratta di una posizione che nasce minimo da dieci anni”.

Quegli anni in cui l’Ufficio speciale ha proceduto a espropriare numerosi terreni, tra cui quello dove oggi sorge il Parcheggio Due Obelischi. Senza avere le possibilità economiche per pagare questi espropri. La sentenza che condanna il Comune, nel caso del parcheggio di Barriera, sarebbe dell’importo di 800.000 euro, stabilito dal Tribunale dopo il ricorso dei proprietari dell’area, tra cui l’ex moglie del primo cittadino, che avevano richiesto circa 8 milioni. 

Un atto che forse si sarebbe potuto evitare se allora si fosse costituito il fondo per gli espropri che pare non ci fosse nel periodo dei poteri speciali e dell’emergenza Traffico, sindaco Umberto Scapagnini. Da qui le sentenze che nei prossimi anni metteranno a dura prova la tenuta delle casse comunali. 

Per la somma che dovrebbe essere inserita nel previsionale 2015, 300.000 euro, di cui si legge nella lettera dello studio legale e risultato di una transazione, l’amministrazione potrebbe presentare un emendamento, reperendo le somme, ma rimane il fatto che, l’arrivo di nuove sentenze potrebbe aggravare le precarie condizioni delle casse comunali.

Per questo, secondo il consigliere Vincenzo Parisi, presidente della Commissione Bilancio, occorre nominare dirigenti che possano far lavorare meglio gli uffici comunali, in modo da intervenire immediatamente, anche per evitare eventuali ulteriori spese. “Lo dico da quando sono consigliere comunale – afferma il presidente Parisi – la macchina amministrativa e burocratica è lenta e, negli anni, ha creato molti intoppi. Relativamente ai nuovi debiti da espropriazioni – continua – avevo già segnalato la spada di Damocle che costituiscono le sentenze che seguono agli espropri.

Come commissione abbiamo avuto ospite la dirigente dell’ufficio, Maria Luisa Areddia, che ci aveva anticipato l’esistenza di queste sentenze che prima poi l’aula avrebbe dovuto affrontare, aula che – sottolinea – potrà fare ben poco rispetto a delibere che se non approvate graverebbero ulteriormente la situazione. Abbiamo la fortuna di avere un sindaco capace – conclude – e, considerati i rapporti con il Governo, credo sia giunto il momento che il primo cittadino chieda una deroga che permetta la nomina di nuovi dirigenti, attingendoli all’interno della pianta organica, dove professionisti ce ne sono tanti. Queste situazioni potrebbero evitarsi, almeno in parte”.

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