Grazie Raffaele, continua| a pedalare per tutti noi - Live Sicilia

Grazie Raffaele, continua| a pedalare per tutti noi

Le pedalate di Raffaele rappresentano la speranza di cambiamento per questa città.

Quel dito puntato verso le forze dell’ordine, quei calci e pugni a Raffaele, giovane ciclista di Ruote Libere segnano il punto di non ritorno in una città che oggi più che mai appare irredimibile.

Quelle pedalate violentemente fermate da un gruppo di delinquenti che protestava insieme ai commercianti contro l’isola pedonale, segnano la testimonianza di una città che vuole e può cambiare. Ma deve confrontarsi con un’altra Catania, fatta di “tu non sai cu su i chistiani”, “cunnutu e sbirru”, “cu ccu stai parrannu”, “pezzi i medda…”, “cca fazzu chiddu ca vogghiu”.

E in mezzo ci sono i paninari spesso abusivi e affiliati ai vari clan mafiosi territorialmente competenti. E’ questa la Catania che ha massacrato il giovane ciclista che pedalava, insieme agli amici di Ruote Libere, sul lungomare colonizzato da venditori ambulanti abusivi, ristoratori che posizionano sedie su marciapiedi e incroci, “mammoriani” sguinzagliati che controllano e spacciano sostanze stupefacenti.

Le pedalate di Raffaele rappresentano la speranza di cambiamento per questa città. Grazie Raffaele, ti rimetterai presto e le tue pedalate saranno quelle di tutti i catanesi perbene. Grazie Ruote Libere, non fermatevi. Mai.

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