Grella non si nasconde: "Commessi errori, occorre rimediare"

Grella non si nasconde: “Commessi degli errori, adesso occorre rimediare”

La conferenza stampa dell'ad rossoazzurro
VIGILIA DI BRINDISI-CATANIA
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CATANIA – “Ci sono tante cose da raccontare e non voglio tralasciare nulla. Ci sono stati degli errori. Dalla preparazione al mettere insieme la squadra. Me ne prendo le responsabilità: erano decisioni condivise ma io avevo l’ultima parola. Lo dice il mio ruolo. Ma so che questi errori fanno crescere. È un’analisi che faccio da un mese, se non di più. Sono stato anche fermato due volte mentre ero in macchina: posso accettarlo, ma non posso accettare i toni. Quelli no. Se la sono presi anche con mio figlio di appena 11 anni. Solo insieme possiamo uscire fuori da questa situazione”.

L’amministratore delegato e vice presidente del Catania, Vincenzo Grella, interviene e non tralascia niente. Un foglio sul quale ha appuntato il suo intervento ma, soprattutto, l’appello a restare uniti in quella che è una crisi di gioco e risultati e che ha relegato i rossoazzurri al tredicesimo posto in classifica.

“Ho visto cose che non mi sono piaciute”

“Ho visto con i miei occhi, nel corso degli allenamenti, tante cose che mi hanno fatto riflettere ed ho visto tante cose che non mi sono piaciute. Io voglio costruire ed abbiamo bisogno di tempo ma questo tempo non è per sempre: per questo, ho visto ed ho valutato suggerendo un cambio di approccio ed è quello che mi attendo adesso. Tanti atteggiamenti non mi piacciono. Non parlo di un passaggio sbagliato ma dell’atteggiamento del corpo per andarci a prendere quello che è nostro. E per fare questo ti devi allenare bene durante la settimana”.

Capitolo Tabbiani

“Prima di scegliere il mister abbiamo discusso molto su che squadra volevamo: in estate, io credo di avere parlato con almeno dodici allenatori e con Tabbiani mi sono trovato subito. Sapevo che avremmo trovato delle difficoltà e la pressione di trovare il risultato non ci ha aiutato sulla scorta della filosofia del gioco che volevamo impostare. Io penso ancora che lui sia l’uomo giusto. Ma a lui ho detto che deve cambiare marcia”.

L’ambiente

“Il dialogo con la città i tifosi è sempre stata una cosa molto importante. E molto importante è anche conoscere l’idea del comunicare: il peso delle nostre parole è fondamentale per portare avanti i nostri progetti. Ho riflettuto molto sul momento e sul nostro progetto. Voglio dire ai nostri tifosi che noi ci siamo. Non c’è un dirigente o un dipendente che lavora nel Catania che non tiene a fare bene in questo club. Ma in una squadra di calcio il risultato non è sempre facile da ottenere.
Come ci si può permettere, però, di dire a Pelligra di uscire i soldi? È quello che ha fatto finora”.

“Una squadra da primi tre posti”

“Parlo molto con Pelligra. Ultimamente, ancora di più per dare garanzia e sicurezza che il nostro progetto non verrà mai smontato a causa dei risultati. C’è una crisi nella nostra crescita dopo avere fatto dei grossi passi in avanti. Abbiamo una responsabilità nei confronti di una città che ha una passione senza limiti. Dopo la partita di domenica ho pensato al loro dispiacere. Il mio carattere molte volte mi spinge a fare e non parlare: ma il dialogo con tutti è importate, perchè il nostro progetto è importante.
I nostri obiettivi sono quelli di fare una squadra competitiva, ovvero arrivare nei primi tre posti. Il presidente ha messo a disposizione un budget che è importante”.

Sostenibilità

“C’è un’altra cosa che voglio evidenziare: quando parlo di “sostenibilità” significa creare le basi per dare un futuro al Club. Oggi noi stiamo investendo dividendo questo investimento per creare un movimento sostenibile. Non è facile spiegare che noi teniamo tantissimo al futuro del Club. La mia non è presunzione ma la voglia di precisare.

Non c’è mai stata una lite con i giornalisti e non immaginavo tutta questa tensione al Massimino. Solo insieme possiamo tornare al successo per riportare il Catania dove merita. Ci sono stati degli attacchi personali che non capisco. È una situazione che vivo con dispiacere”.

Disciplina

Le sanzioni disciplinari all’interno del Club? È tutto basato sui nostri valori: io non accetto chi non si comporta nel modo consono al nostro Club. Non accetto chi non si comporta sulla linea dei nostri valori: quelli del rispetto e della disciplina”.

Il Centro sportivo

Sul Centro sportivo, dico solo che nessuna società dopo quindici mesi può buttarsi in un investimento di questa portata senza una dovuta analisi”.

Il Catania scende in campo già domani pomeriggio nel recupero contro il Brindisi. Se non è un’ultima spiaggia (perlomeno nell’atteggiamento della squadra) poco ci manca.


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