Colloquio telefonico, ieri sera, tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che ha “accolto con favore la dichiarata apertura del presidente ucraino ad una pace giusta basata sui principi fondamentali racchiusi nella carta dell’Onu”.
Appena qualche giorno fa Kiev aveva chiuso alle pseudo-aperture di Putin. ‘Non è ancora il momento di negoziare e la ragione è il presidente Putin’, aveva detto il ministro degli Esteri ucraino Kuleba, che tuttavia guardava con favore ad un possibile ruolo del Vaticano in futuro: ‘Arriverà il momento della mediazione e se la Santa Sede vorrà partecipare sarà benvenuta’.
Intanto oggi alle prime ore del mattino allarme aereo a Kiev e in altre città.
E sale la tensione in Kosovo, dove si sono registrate ancora esplosioni e spari. Prosegue la protesta della popolazione serba, con barricate e blocchi stradali, decisa dopo l’arresto di un ex agente serbo della polizia kosovara. Oggi le scuole serbe resteranno chiuse.