Oddo: "Dipendenti privilegiati | Gli orari di lavoro? Una giungla" - Live Sicilia

Oddo: “Dipendenti privilegiati | Gli orari di lavoro? Una giungla”

Il deputato-questore dopo la 'guerra dei parcheggi' scoppiata all'interno dell'Assemblea regionale: "Non ci sono orari definiti, i dipendenti possono presentarsi al lavoro quando vogliono. L'unico limite è non oltrepassare le 9.30. Un privilegio che deve finire".

La guerra dei parcheggi all'Ars
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PALERMO – “La vicenda dei parcheggi nel piazzale di Palazzo dei Normanni, che sta creando un caos enorme, ci ha permesso di scoprire che c’é una giungla negli orari di lavoro dei dipendenti dell’Assemblea: non ci sono tempi definiti, possono presentarsi al lavoro quando vogliono, l’unico limite è non oltrepassare le 9.30. Un privilegio che deve finire”. Lo dice il deputato-questore Nino Oddo (Lista Crocetta), interpellato dall’ANSA sulla “guerra del parcheggio” che si è scatenata da qualche giorno all’Assemblea regionale, per via di alcuni lavori che hanno ridotto le aree di sosta per le auto di deputati, dipendenti dell’Ars, personale dei gruppi parlamentari, lavoratori di enti e società che si trovano all’interno del Palazzo Reale. Oddo spiega che la vicenda dell’orario di lavoro è stata affrontata in via informale ieri nel corso del Consiglio di presidenza dell’Ars, riunito per deliberare su altri argomenti. “I dipendenti devono accedere al lavoro come tutti gli altri, non possono mantenere questo privilegio che sa di dopoguerra”, afferma il deputato che assieme agli altri questori ha posto la questione al segretario generale Giovanni Tomasello.

“Non ci può essere personale di seria A e personale di serie B”, aggiunge, riferendosi ai cosiddetti ‘stabilizzati’, che prestano servizio nei gruppi parlamentari. Il problema dell’orario di lavoro, secondo i colloqui col segretario generale, sarà affontato in sede sindacale. Rimane aperto invece il “caso” dei parcheggi in Piazza Parlamento. “Porrò ufficialmente la questione al Collegio dei questori – assicura Oddo -. Dobbiamo trovare una soluzione, senza discriminazione”. Oddo valuta positivamente l’ipotesi di consentire la sosta a chi è munito di pass permanente, compresi i cronisti parlamentari. “Chi è autorizzato e lavora a Palazzo deve poter accedere, senza alcuna distinzione tra dipendenti, stabilizzati, giornalisti o altro: non è certo gradevole ragionare per caste”, afferma.


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